Questa mattina, 19 gennaio, il Movimento di Lotta per la Casa di Firenze ha occupato, con una ventina di persone fra famiglie e single, una struttura prospiciente all’Unità spinale del complesso ospedaliero di Careggi.
Una struttura vuota da due anni che, come ricorda il consigliere comunale di Spc Dmitrij Palagi che si è recato immediatamente sul posto, ha alle spalle una storia importante, dal momento che era stata al centro di un progetto, seguito da Medicina Democratica, Adina e Associazione paraplegici, per farne un punto per l’accoglienza dei paraplegici e delle loro famiglie quando si devono recare all’Unità spinale per cure pesanti anche a livello fisico, nonché continuate.
Un progetto che non ha mai ricevuto risposta nonostante vari incontri, e che, ha visto, da parte di Inail, la latitanza totale, e “una porta murata e una griglia per lasciare vuoto l’immobile che sono una responsabilità politica della Regione Toscana”, conclude Palagi.
Ed ora, il blitz del Movimento di Lotta per la Casa ripropone un ruolo sociale per quest’immobile.
“Un gesto il cui significato è sotto gli occhi di tutti – dice Marzia del Movimento di Lotta per la Casa – siamo con un nucleo di persone che, dopo gli sgomberi, non hanno trovato altre sistemazioni se non la strada. Denunciamo una situazione non degna di una società civile, la cui responsabilità ricade su coloro che dovrebbero gestire situazioni in cui vengono stritolati donne, uomini, minori, magari pur con un lavoro che non è sufficiente per pagare un affitto. Bisognerebbe ricordare che siamo tutti esseri umani”. Le venti persone che si trovano sul luogo sono persone che hanno subito gli ultimi sgomberi senza che si siano trovate soluzioni alternative per offrire loro un tetto sulla testa.
*Stefania Valbonesi

Stefania Valbonesi

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