Il comitato Priorità alla scuola convoca una manifestazione nazionale per il 25 giugno. Più di 45 città coinvolte per chiedere la riapertura di tutte le scuole a settembre, in presenza, dal nido all’università.
Insegnanti, genitori, educatori/educatrici, studenti e studentesse, e personale ATA scendono in piazza per chiedere che il diritto all’educazione e all’istruzione sia garantito a tutte e a tutti. La comunità scolastica chiede di ripartire in presenza da settembre senza riduzione di orario. Per tre mesi tutti abbiamo resistito – materialmente e psicologicamente – per fra fronte all’emergenza sanitaria. Dopo questo enorme sforzo collettivo, con quasi tutte le attività produttive del paese già riavviate, anche il mondo della scuola deve ripartire in presenza, perché senza scuola non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è uguaglianza, non c’è crescita, né umana né economica.
25 giugno ore 18 Piazza Cavalleggeri – Biblioteca Nazionale
SPAZIO PER LA SCUOLA, SPAZIO ALLA SCUOLA: ORA O MAI PIÙ!
PERCHÉ LA SCUOLA SIA UN LUOGO RI-APERTO, MIGLIORE, ACCOGLIENTE E SICURO PER TUTT*
La comunità scolastica ha bisogno di ripartire in presenza a settembre: bambine, bambini, giovani, insegnanti, lavoratori/trici e famiglie hanno resistito per tre mesi – materialmente e psicologicamente – per far fronte a una emergenza. Dopo questo enorme sforzo collettivo e quando ormai tutte le attività produttive del Paese sono già riavviate, è ora di dire BASTA: la comunità scolastica ha bisogno di RIPARTIRE IN PRESENZA a settembre perché senza scuola non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è uguaglianza, non c’è crescita – né umana, né economica.
COMITATO PRIORITÀ ALLA SCUOLA
ha organizzato una manifestazione
in tutte le città italiane per il 25 GIUGNO dalle ore 18.00.
PARTECIPANO
insegnanti, genitori, personale ATA, educator* e student* della scuola
e dell’università, affinché il diritto all’istruzione sia garantito a tutt*.
PER QUESTO VOGLIAMO:
- risorse straordinarie;
- personale docente e Ata adeguato alle esigenze della scuola;
- assunzione dei docenti precari dalle graduatorie provinciali;
- che i Comuni e le Province trovino spazi per tutte le scuole di ogni ordine e grado;
- investimenti strutturali per l’edilizia scolastica;
- prevenzione sanitaria nelle scuole
PER QUESTO NON VOGLIAMO:
- la riduzione del tempo scuola;
- esternalizzazioni (tutto lavoro precario) per completare il tempo scuola;
- le ore di 40 min;
- la DAD come parte strutturale dell’orario di scuola
Redazione
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