Cobas Poste Firenze accusa l’azienda: mense chiuse e buoni pasto mancanti

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Buoni pasto elettronici: esce “EDENRED”, entrano “DAY” e “PELLEGRINICARD”. Un avvicendamento previsto e programmato da tempo. E infatti Poste Italiane lo scorso 5 dicembre ha emesso un comunicato rivolto a tutto il personale per metterlo al corrente dell’imminente cambiamento. Ciò nonostante, ancora una volta Poste Italiane ha dimostrato quanto poco tenga in considerazione i propri dipendenti. Perché affermiamo questo? Siamo già a metà gennaio e le nuove tessere non sono state consegnate, oppure, dove ciò è avvenuto, non funzionano … e quindi, di conseguenza, se i lavoratori vogliono mangiare qualcosa (che brutto vizio….) o fare la spesa devono farlo di tasca propria, in contante.

Non ci soffermiamo a dire quanto sia misero il buono pasto (5,42 €); non entriamo nel merito del fatto che sia totalmente assurdo che il misero aumento dell’indennità non sia conteggiato direttamente sullo stipendio; non possiamo non evidenziare che anche in questo caso i lavoratori postali per l’azienda contano zero. Hanno valore solo e soltanto per raggiungere quegli “obiettivi di risultato”che procurano lauti guadagni a chi gestisce questa azienda. Tutto ciò con la consueta complicità, che si concretizza nel silenzio, di quelle OO.SS. sempre allineate ed attente a garantire pace e tranquillità tra i lavoratori; salvo qualche comunicato utile solo a salvarsi la faccia di fronte al malcontento sempre più diffuso.

Un’azienda che prima ha chiuso le mense ed ora è responsabile di questo ritardo.

COBAS POSTE FIRENZE

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