Sul progetto di impianto eolico Monte Giogo di Villore e Corella

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Club Alpino Italiano, Italia Nostra e Atto Primo rispondono al Presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello e Sindaco di Dicomano, Stefano Passiatore, sulla sentieristica del crinale appenninico disastrata dal progetto di impianto eolico Monte Giogo di Villore e Corella

È con sorpresa che osserviamo il comunicato dell’attuale Presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello e Sindaco di Dicomano, Stefano Passiatore, che manifesta il suo interesse per la sentieristica locale. In effetti c’è una lunga tradizione in questo territorio, alimentata con capacità dall’ufficio Turismo da oltre trent’anni e supportata dai suoi predecessori che hanno avuto anche apprezzamenti da altre amministrazioni per l’attenzione portata all’ambiente, di cui i sentieri sono il primo presidio d’integrità e non solo vie di turismo naturalistico e culturale.

Non entriamo in merito agli aspetti della digitalizzazione di cui il Presidente appare molto rassicurato e convinto, ci sarebbe da discutere sulla qualità dei contenuti di queste piattaforme aggiornate da chiunque, ma non è questo che ci interessa.

L’attenzione, probabilmente propagandistica, alla sentieristica del Presidente è in netto contrasto con la decisione di trasformare il crinale principale dell’Appennino, luogo fondamentale per gli aspetti climatici e idrogeologici, in area industriale in nome della Transizione Energetica, necessaria ma, in questo caso fatta in un luogo sbagliato, con danni evidenti all’ambiente e quindi contro gli indirizzi della Transizione Ecologica, per i tanti motivi già detti in altre occasioni. Quei sentieri che oggi vengono distrutti in fase di cantiere, non saranno più attrattivi per un turismo che fino ad oggi ha mostrato interesse e incremento di presenze in tali luoghi molto belli, periferici al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, ma non solo. Ciò avverrà, inevitabilmente, non solo in questo momento di sfascio ambientale per i cantieri, sul quale auspichiamo adeguati controlli da parte delle funzioni competenti, ma anche “a regime”; ci chiediamo chi vorrà percorrere quei chilometri, camminando in ambiente artificiale (con un falso prato posto sul cemento in sostituzione del terreno naturale) con il rumore delle pale continuo anche quando sono ferme, un luogo dove la biodiversità è inesistente. Caro Presidente, questa decisione, per noi assurda, la inorgoglisce perché gli orrendi manufatti eolici (alti il doppio del campanile di Giotto), saranno i più alti d’Italia e verranno visti da decine di chilometri facendo riconoscere il Mugello da lontano, diventandone il simbolo. Questi mostri (veda in giro per il Meridione d’Italia) saranno una goccia nel mare per l’energia (non vediamo infatti iniziative per consumare meno) e non porteranno turismo “vero” a percorrere l’anello principale del SOFT e quelli secondari SOFT di Corella e di Villore, percorsi inevitabilmente interrotti e inutilizzabili.

Anzi, riteniamo, che questa situazione screditerà il territorio per l’interruzione di percorsi nazionali d’interesse del Ministero (sentiero Italia CAI) e internazionali (sentiero europeo E1), penalizzando i loro investimenti: così la ‘lungimiranza’ di chi ha preso politicamente queste decisioni sarà conosciuta ovunque.

Club Alpino Italiano – Firenze Italia Nostra – Firenze

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