Fukushima, 11 marzo 2011. Tredici anni dopo, il disastro continua

  • Tempo di lettura:3minuti
image_pdfimage_print

Mentre in Italia il governo lavora per un rilancio del nucleare di ultima generazione, a Fukushima – a tredici anni dallo tsunami che investì la centrale nucleare – gli effetti del disastro non sono ancora rientrati. Acqua contaminata versata nel Pacifico, popolazioni evacuate, incremento di patologie legate alle radiazioni. 

Pubblichiamo un testo dell’associazione francese “Arrêt du nucléaire 34” che, a partire dall’episodio giapponese, mette in luce le scellerate politiche francesi sul nucleare. (i.a.)

Fukushima, 11 marzo 2024: a 13 anni dall’incidente, il disastro continua e l’acqua contaminata viene ora scaricata nel Pacifico!

I nuclei dei reattori 1, 2 e 3 non sono ancora accessibili, a causa dell’alto livello di radioattività che impedisce agli esseri umani, come ai robot, di avvicinarsi. Più di 800 tonnellate di materiale fuso altamente radioattivo sono finite nelle acque sotterranee.

Negli ultimi 13 anni sono state utilizzate 300 tonnellate di acqua al giorno per raffreddare in modo permanente i reattori! Poiché la capacità di stoccaggio dei serbatoi del sito (1.300.000 tonnellate) è stata superata, il governo giapponese ha permesso lo scarico dell’acqua contaminata nel Pacifico. Questi rilasci radioattivi sono iniziati nell’agosto 2023 e continueranno ininterrottamente almeno fino al 2050. I pescatori hanno intentato una causa contro lo stato giapponese. Di fatto, le conseguenze per la fauna e la flora marina nonché sulla salute delle popolazioni sono imprevedibili e incalcolabili.

Per quanto riguarda la valutazione sanitaria, secondo l’ospedale Minami-Soma nella prefettura di Fukushima, il numero di casi di cancro alla tiroide è 29 volte superiore rispetto a prima dell’incidente e il numero di casi di leucemia 10,8 volte.
All’inizio del 2021, le autorità giapponesi hanno registrato 2.317 morti indirette a Fukushima a causa di suicidi o di un deterioramento delle condizioni di vita a seguito dell’evacuazione. Una delle grandi incertezze del disastro nucleare di Fukushima sono gli effetti a lungo termine delle basse dosi di radioattività.

Catastrofe stimata fino ad oggi: 180 miliardi di euro, esclusi i danni ecologici e sanitari.

Nel 2017 il governo giapponese ha interrotto gli aiuti agli 80.000 migranti ancora lontani da casa, per costringerli a tornare a vivere in territori contaminati! Nel 2011, più di 160.000 persone sono state costrette a fuggire. Ad oggi, un territorio di diverse centinaia di kmq rimane inabitabile.

In Francia, il governo sta rileggendo la lezione di Fukushima a modo suo: nel 2018, un decreto ha moltiplicato per 100 la soglia di radioattività autorizzata dalla legge, al fine di evitare l’evacuazione della popolazione e limitare i risarcimenti nel caso di un incidente nucleare in territorio francese, le cui strutture sono particolarmente invecchiate e dunque assai pericolose…!
A spron battuto – e senza alcun dibattito –, l’esecutivo francese ha deciso, nel 2022, di “rilanciare l’energia nucleare”; e, nel 2023, di costruire 14 reattori EPR [European Pressurized Reactor o Evolutionary Power Reactor, ndt].

 

 

The following two tabs change content below.

Redazione

Il gruppo di redazione della rivista edita da perUnaltracittà

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Captcha *