La COOP sei tu, chi disbosca di più?

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Domenica mattina (5 maggio) insieme ad amici ambientalisti, sono stato in visita al Bosco Urbano di Rosignano, un grande spazio naturale destinato alla cementificazione. Dovevo vedere con i miei occhi ciò che si sta pensando di distruggere ed udire coi miei orecchi le tante analogie con la situazione livornese.

Il luogo è semplicemente incantevole, con una biodiversità floro-faunistica di pregio: vivono lì caprioli, upupe, tassi, piccoli rapaci, 4 ettari di lecci, roverelle, cipressi, olivi, pini di Aleppo, alberi da frutto. Ho attraversato una stupenda “galleria” di alloro altissimo.

Ma di questo, si sa, i nostri cari amministratori amanti delle betoniere non si curano affatto (Cubone docet) e gran parte di tutto ciò rischia di essere distrutto dalle nuove costruzioni (strade e parcheggi inclusi).

Dei 20 ettari interessati dalla lottizzazione, circa 18 appartengono alla Coop e circa 15 verranno consumati con costruzioni semplicemente insensate. Nuove case, ad esempio, in una realtà dove lo spopolamento è continuo (proprio come a Livorno) e pullulano gli appartamenti vuoti (idem).

Un nuovo centro commerciale, al posto dell’erba e degli alberi, esattamente come avvenuto e sta tuttora avvenendo da noi al Levante, con ricadute economiche incerte e comunque sicuramente a danno degli esercizi di vicinato esistenti. Si dirà: “ma si sta costruendo anche una scuola per i bambini e le bambine inferiori ai 6 anni”. Certo, la stanno già tirando su per arraffare un po’ di fondi PNRR (nuova analogia, vedi Cubone).

Peccato sia stato deciso di collocarla a due passi da un grande elettrodotto che corre sul confine dell’appezzamento, nonostante le possibili irradiazioni su soggetti di tenera e tenerissima età. Magari si è preferito farla lì perché al nido e alla materna i figli bisogna pur mandarli, mentre il valore immobiliare di una casa a due passi da un elettrodotto potrebbe non essere così interessante.

C’è anche chi dice che tutta l’operazione, iniziata già nei decenni scorsi, non derivi da una reale necessità abitativa e neanche commerciale (pochi anni fa sono stati spesi fior di milioni per ristrutturare il centro Coop già esistente a Rosignano).

Potrebbe invece dipendere dal tentativo di elevare il valore degli asset patrimoniali della Società, perché 18 ettari destinati a cemento pesano favorevolmente sul bilancio assai più che boschetti e prati verdi.

Altro si potrebbe dire, ma direi basta così.

Anzi no: c’è un altro fil rouge che lega Rosignano e Livorno, di natura politica ed imprenditoriale (ammesso che per un certo partito ci sia ormai differenza).

Andate a vedere chi ha governato lì per quindici anni e chi siede adesso in Giunta a Livorno.

Non vi stupirete.

 

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2 commenti su “La COOP sei tu, chi disbosca di più?”

  1. Paolo Degli Antoni

    A Rosignano Marittimo non vale il consumo di suolo zero?
    Consiglio di leggere attentamente VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ E MISURE DI MITIGAZIONE/COMPENSAZIONE, negativa alla voce Tutela della risorsa idrica, per cui si prescrive di limitare le superfici impermeabilizzate di parcheggi, piazzali e marciapiedi (almeno 25% di superficie permeabile); negativa anche alla voce Salvaguardia della biodiversità, per cui si prescrive di salvaguardare le emergenze vegetazionali lineari presenti e tutelare i corridoi ecologici e le fasce vegetazionali esistenti
    https://portale-cartografico.comune.rosignano.livorno.it/allegati/allegato1_meri_errori_mar21/sch_3-2u.pdf

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