Chi vuole la pace non vuole il comando Nato, né a Firenze né altrove

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Nel luglio 2023 il Comune di Firenze ha dato la notizia che la Caserma Predieri di Rovezzano, che fino ad allora ospitava la Divisione “Vittorio Veneto”, dell’Esercito Italiano, sarebbe diventata la sede del nuovo Quartier Generale permanente della Multinational Division South (Mnd-S) della Nato col compito di comandare le forze terrestri assegnate dalla NATO nel Sud Europa. L’amministrazione comunale ha visto come estremamente positivo questo passaggio che “riqualificherà la struttura della caserma e doterà l’Italia di una infrastruttura moderna in grado di ospitare lo staff della Multinational Division South”. La riqualificazione degli spazi urbani è infatti un cavallo di battaglia della nostra amministrazione cittadina, che ci ha portato ad Alberghi e Studentati di lusso in tutta Firenze.

Secondo il Comune di Firenze si trattava di una ristrutturazione degli attuali edifici: avrebbe occupato un’area di circa 10mila metri quadrati, addirittura “con grande attenzione alla sostenibilità ecologica, con basso impatto ambientale, nonché al rispetto dei requisiti di sicurezza stabiliti dagli standard della Nato”. Il Comune di Firenze ha affermato che sarà un Comando e non una sede operativa e che per i cittadini ci saranno solo ricadute economiche positive nella zona, dato che a Rovezzano si trasferiranno molte famiglie dei militari e questo farà girare l’economia. Insomma un’opportunità per il quartiere e per Firenze tutta (!!!). 

Da subito centinaia di cittadini si sono ritrovati per saperne di più: la decisione è stata infatti presa senza interpellare, informare e coinvolgere i cittadini del quartiere: in modo autoritario, trattando Rovezzano come una colonia sulla quale il Governo Centrale ha pieno potere (con il meccanismo decidi- annuncia- difendi la decisione presa). Questa omertà è continuata, dato che le autorità comunali hanno risposto ai consiglieri Palagi e Bundu che hanno chiesto accesso agli atti, al fine di conoscere gli sviluppi della manovra, di non avere ulteriori informazioni da condividere. 

È nato allora un Comitato cittadino spontaneo che da subito si è opposto all’ installazione del Comando NATO: non lo vogliamo né a Firenze, né altrove. Molti sono i motivi che hanno determinato questa presa di posizione. Pensiamo che la vita di chi abita a Rovezzano (e non solo in quella zona) sarà pesantemente influenzata dal Comando: il territorio sarà sicuramente militarizzato e Firenze potrebbe essere un obiettivo in caso di guerra: la Caserma Predieri, in linea d’aria, dista soltanto quattro chilometri dal centro storico di Firenze (che ricordiamo è anche patrimonio UNESCO), quindi in caso di conflitto i rischi per la città saranno elevati. Inoltre la zona avrà modifiche alla viabilità e aumenteranno i prezzi delle case e degli affitti.

La militarizzazione del territorio, l’aumento delle spese militari, l’investimento in armi e strutture toglie inoltre risorse alla sanità pubblica, alla scuola, al welfare, alle pensioni…

Ma soprattutto a chi ci voleva tranquillizzare rispondiamo che la costruzione di un comando della NATO a Firenze si oppone alla scelta di Firenze “Città di Pace”, agli ideali pacifisti e antimilitaristi e ai valori della Costituzione su cui si dovrebbe basare l’Italia e la nostra città. Il Comando sarà un ulteriore passo in quel processo di militarizzazione della società a cui assistiamo negli ultimi anni, processo che mantiene e rafforza quella spirale che ci sta portando sempre più vicini ad un conflitto. Le responsabilità della NATO e dei governi occidentali sono chiare: da sempre la Nato, anziché prevenire la guerra, ha condotto politiche aggressive, di guerra anziché di pace. Si parla di riarmo, nazionalismo, interessi economici, aree di influenza, disuguaglianze e difesa dei nostri confini… Le politiche di pace sono invece orientate alla diplomazia internazionale, alla prevenzione dei conflitti, alla cooperazione tra i popoli, a politiche orientate alla democrazia, alla giustizia, all’uguaglianza…. Di questo clima guerrafondaio possono giovarsi solo i governi identitari, nazionalisti, autoritari, sovranisti, i mercanti di armi e i capitalisti, non la nostra Italia nata dalla Resistenza e dall’antifascismo !

In questi ultimi giorni, in prossimità delle elezioni, stiamo interpellando la politica cittadina partecipando ad iniziative elettorali (la presentazione dei candidati alla carica di sindaco di Firenze) e ai festeggiamenti della Festa della Repubblica il 2 giugno: la stampa cittadina non sempre ha dato molto risalto alla nostra presenza e i candidati, esclusi Sinistra Progetto Comune e Firenze Rinasce che si sono espressi contro il comando Nato. Gli altri sono sembrati poco informati (alcuni) e poco propensi a sentirlo come un tema sul quale il sindaco possa dire qualcosa (altri). Riteniamo che dietro a queste posizioni ci sia il vederlo come un qualcosa di buono per Firenze. Per questo continueremo a farci sentire sicuri che l’attuale situazione ha bisogno di una svolta radicale verso la pace.

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Alessandro Orsetti

Alessandro Orsetti, educatore professionale, attivista sociale, membro di Rete Kurdistan Italia, fa parte del comitato cittadino No Comando Nato.

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