La “città diffusa” Valdinievole: viabilità e vivibilità.

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Pubblichiamo la relazione del Comitato di via Cantarelle, attivo sul territorio di Pieve a Nievole, letta da Giovanna Anzuini in occasione del convegno “La mobilità diffusa in Valdinievole” organizzato dallo stesso comitato, tenutosi a Monsummano Terme il 14 giugno 2025. 

La Valdinievole è una valle ricca di storia, cultura e attività economiche. Tuttavia, negli ultimi anni, abbiamo assistito a una crescita demografica e a un conseguente sviluppo urbanistico spesso incoerente: zone industriali inserite a macchia di leopardo tra le aree residenziali; un piano di mobilità non sostenibile; mancanza di investimenti adeguati in infrastrutture stradali tali da decongestionare.

Questi fattori hanno portato a un aumento e a una concentrazione del traffico in alcune parti del territorio, con conseguenze come congestioni, inquinamento, rumore e rischi per la sicurezza stradale e la salute pubblica.

Pieve a Nievole, come molti altri comuni della zona, si trova ad affrontare quotidianamente le conseguenze di tutto ciò. La sua posizione strategica, vicino ad arterie importanti come la Strada Regionale 436 “Francesca” e l’autostrada A11, rende il traffico insostenibile nelle principali vie cittadine.

Problemi principali di viabilità in via Cantarelle

a) Congestione del traffico

Uno dei problemi principali è il traffico intenso, sia nelle ore diurne che notturne. Non abbiamo ore di punta, abbiamo un flusso continuo. Strade strette e senza marciapiedi – come via delle Cantarelle – sono state collegate alle strade regionali tramite nuove rotonde. Nel caso specifico, ciò ha causato un aumento esponenziale del traffico, e la via è diventata la scorciatoia per bypassare Pieve a Nievole: è il “Far West” dei camionisti. I divieti di accesso spesso non vengono rispettati, perché è difficile monitorare 24 ore su 24 l’accesso, senza un adeguato sistema sanzionatorio rilevabile da remoto.

La mancanza di una pianificazione integrata tra i comuni della Valdinievole ha trasformato il problema del traffico in una disputa politica che ignora le proteste dei cittadini. Mentre Monsummano Terme ha limitato gli accessi con divieti e sensi unici, Pieve a Nievole non ha adottato misure efficaci. La carenza di alternative al trasporto privato, come piste ciclabili e servizi pubblici efficienti, rende difficile per i cittadini muoversi in modo sostenibile.

Secondo ARPAT, Pieve a Nievole ha il triste primato di persone esposte a rumore superiore a 70 dB durante il giorno. Nell’angusta e lunga via delle Cantarelle, il traffico di mezzi pesanti e auto raggiunge circa 62.000 veicoli a settimana (solo i giorni feriali da lunedì a venerdi), dato tra l’altro sottostimato perché non include tutti gli ingressi dalle traverse che immettono sulla via principale (non rilevate dalla telecamera, poiché posta all’inizio della strada). Nel periodo del rifacimento del vialone del Melani siamo arrivati, nello stesso periodo (lun-ven) a 67.000 veicoli: l’ordinanza della provincia che aveva creato un percorso alternativo ai centri abitati è stata del tutto disattesa. Il vialone del Melani, nel comune di Pieve a Nievole, è noto anche come Strada Provinciale 22 “del Porrione e del Terzo”: un importante asse viario che collega le zone est e ovest della Valdinievole, rispetto al quale via Cantarelle è disposta perpendicolarmente.

b) Inadeguatezza delle infrastrutture

Molte strade periferiche che attraversano i centri abitati non sono state progettate per il traffico attuale e richiedono manutenzione costante a carico del Comune. Manutenzione spesso rimandata per mancanza di fondi. Le strade strette, senza marciapiedi e parcheggi adeguati, creano situazioni di pericolo.

La pianificazione recentissima di due nuove zone industriali vicino a via Cantarelle avviene in assenza di viabilità alternativa. Poiché i permessi di ampliamento industriale vengono rilasciati senza considerare la capacità di carico del territorio, si compromette la vivibilità dei territori. Si segnala che non esiste una mappa degli edifici dismessi da recuperare per evitare di consumare ulteriore suolo agricolo.

c) Problemi di sosta e parcheggio

Il parcheggio costituisce un altro importante problema urbano. La carenza di aree di sosta e la presenza di auto in sosta selvaggia ostacolano il regolare flusso del traffico veicolare e pedonale, aumentando il rischio di incidenti e rendendo più difficile la mobilità sia per residenti e per chiunque transiti per il territorio.

d) Inquinamento e qualità dell’aria

Il traffico intenso contribuisce significativamente all’aumento dell’inquinamento atmosferico, con gravi ripercussioni sulla salute pubblica. La presenza di veicoli vecchi e inquinanti aggrava questa situazione, rendendo urgente l’adozione di politiche di mobilità sostenibile. La scarsa qualità dell’aria percepita durante tutta la giornata rende difficile per i cittadini respirare normalmente e vivere serenamente.

Particolarmente preoccupanti sono le conseguenze sulla salute derivanti dall’elevato livello di particolato (PM10, PM2.5), noto per i suoi effetti deleteri sull’organismo. All’inizio del 2025, è stata emanata un’ordinanza di limitazione della circolazione veicolare per il PM10, valida dal 31 dicembre al 7 gennaio, a causa della grave situazione di inquinamento e dell’indice di criticità della qualità dell’aria (ICQA) che ha raggiunto livello 2. Tuttavia, come spesso accade, queste ordinanze si traducono in semplici documenti senza efficace applicazione: i controlli sono scarsi e si attende che le centraline di monitoraggio, come quella di Altopascio, restituiscano valori accettabili, condizionati più dalle condizioni meteorologiche che dalle azioni intraprese.

La Corte di Giustizia Europea ha multato l’Italia per aver superato i limiti soglia di polveri sottili (PM10) e biossido d’azoto (NO2). Pieve a Nievole rientra tra i 3.384 comuni candidabili a un’azione collettiva per la tutela della qualità dell’aria (www.aria-pulita.it). Per un comune di così piccole dimensioni, con una parte importante del territorio occupata da una zona collinare e dal padule di Fucecchio è una triste, quanto incredibile realtà.

e) Sicurezza stradale

Infine, la sicurezza stradale costituisce una preoccupazione costante per la comunità insediata. Incroci poco visibili, carenza di segnaletica adeguata e il mancato controllo della velocità sono fattori che aumentano il rischio di incidenti coinvolgendo pedoni, ciclisti e automobilisti. È fondamentale intervenire per migliorare le condizioni della viabilità e garantire un ambiente più sicuro per tutti gli utenti della strada.

f) Prospettive future

Le prospettive future rischiano di peggiorare se non verranno adottate misure serie a tutela degli abitanti. La nuova rotonda di via Empolese, prevista all’incrocio con via Cantarelle, contribuirà a velocizzare e canalizzare il traffico di transito pesante, indirizzandolo su via Cantarelle, che diventerà il principale sfogo per il collo di bottiglia creato dal cavalcavia ferroviario in seguito al raddoppio della linea e alla chiusura di due passaggi a livello. Tuttavia, tale traffico dovrebbe essere deviato sulla Variante del Fossetto, sbocco naturale dell’uscita dall’autostrada A11. Si noti che in questo contesto ambientale, si è continuato a promuovere la realizzazione di nuove zone industriali.

g) Proposte

Il comitato, dopo anni di proteste e lotte inascoltate, e di mancanza di soluzioni concrete, che l’amministrazione ha sempre evitato di affrontare, ritiene che l’unico modo efficace per indirizzare il traffico pesante sulla nuova variante sia istituire in via Cantarelle una Zona a Traffico Limitato (ZTL) H24/7 per i mezzi pesanti, consentendo l’accesso solo in determinate condizioni o escludendolo del tutto. Si propone inoltre la chiusura del ponte del Terzo ai mezzi pesanti, poiché la sua forma (con, da un lato, la campata ad angolo retto con la via di adduzione) e dimensione sono inadatte al passaggio dei TIR che occupano entrambe le carreggiate quando devono svoltare. La limitazione del transito pesante avrebbe un ulteriore effetto positivo, poiché, a seguito della metanizzazione, sotto il ponte passa ben visibile il condotto del gas metano, che potrebbe rappresentare un serio rischio a causa delle continue vibrazioni cui il ponte è sottoposto.

Gli abitanti di via Cantarelle chiedono all’Amministrazione di affrontare queste criticità e di avviare un confronto partecipato con i residenti per trovare una soluzione che ponga al centro il loro diritto a vivere in un ambiente salubre e sicuro.

Nota. Segnaliamo anche il contributo al convegno di Roberto Budini Gattai, urbanista perUnaltracittà: qui.

 

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1 commento su “La “città diffusa” Valdinievole: viabilità e vivibilità.”

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