C’è voluto l’ennesimo documento leaked per smascherare ancora una volta la retorica della Commissione Europea sulla presunta sostenibilità del TTIP.
Grazie alla pubblicazione da parte del Guardian del testo della proposta europea del capitolo su materie prime ed energia (proposta eu energia) diventa ancor più evidente come la lotta al cambiamento climatico, e soprattutto il rispetto degli obiettivi dell’Onu sul clima, rischino di diventare carta straccia davanti alle direttive del Trattato transatlantico.
“Favorire l’autoregolamentazione del settore” sui requisiti di efficienza energetica per le merci. Un approccio “meno costoso” rispetto a normative vincolanti. Questo scrive l’articolo 6 della bozza, mettendo in discussione anni di standard di efficienza energetica che sono stati il cuore della politica energetica europea.
Se a questo si aggiunge l’articolo 4.1 dove si mette in discussione la possibilità di discriminare gli operatori energetici sulla base del tipo di energia , si capisce come ogni ipotesi di incentivi legati alla produzione di energia alternativa possa venire spazzata via.
Il leak è stato diffuso in apertura del 14° Round negoziale in corso in questi giorni a Bruxelles, in una settimana importante per le mobilitazioni contro il trattato transatantico e l’accordo con il Canada (CETA) ma anche cruciale per i destini dello stesso TTIP.
Un esempio, secondo la Campagna Stop TTIP Italia, di quanto la rappresentazione di un TTIP che alza gli standard non solo sia priva di fondamento, ma clamorosamente smentita dai documenti presentati dalla stessa Unione Europea.

Stop TTIP Italia

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