Pistoia, città dell’accoglienza o scuola dell’odio?

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Una nuova tappa nell’escalation del razzismo pistoiese è stata tracciata. Dopo le contestazioni fasciste a don Biancalani e alla sua politica di accoglienza dei migranti, dopo le minacce dei gruppi nazifascisti, in un contesto nazionale di caccia al nero e al migrante, favorito dalla connivenza del governo Lega/Cinque stelle, anche a Pistoia sono passati dalle parole ai fatti.
Ieri sera, giovedì 2 agosto, al grido di “negri bastardi” i soliti ignoti hanno sparato alcuni colpi di pistola contro uno degli ospiti accolti da don Massimo Biancalani nei locali della canonica di Vicofaro
È un atto gravissimo di razzismo, per fortuna non risoltosi in tragedia – annunciata – per puro caso. Naturalmente, come per altri simili episodi, mistificando la gravità e la realtà del gesto chiaramente razzista, si parlerà di ragazzata, di goliardata e idiozie simili, quando ormai da tempo si respira nella nostra città, soprattutto nei confronti del centro di accoglienza di Vicofaro e del sacerdote, un’atmosfera pesantissima di odio e di intolleranza ispirata anche dall’attuale ministro degli interni.
Molto probabilmente l’intento dell’agguato, questa volta, è solo dimostrativo, un messaggio per far sapere a don Biancalani, a chi lavora con lui e ai ragazzi ospiti del centro, che sono vulnerabili e esposti ad essere colpiti in qualsiasi momento… una prova per testare la capacità di reazione dell’opinione pubblica, un modo per dire che è possibile passare dal razzismo parlato a quello praticato.
Questo ennesimo atto di razzismo che ha lo scopo chiaro di innalzare il livello di pratica razzista si verifica nello stesso giorno in cui il ministro della famiglia, il leghista Fontana, propone di abolire la legge Mancino, uno dei baluardi legislativi contro il nazifascismo, sostenendo che si tratti di una copertura per i “razzisti anti italiani” della sinistra.
Ci preme ricordare che questo episodio avviene a quasi un anno di distanza da una delle giornate più vergognose per Pistoia, il 27 agosto 2017, quando uno squadrone di Forza Nuova, movimento dichiaratamente fascista, è venuto ad assistere alla messa delle 11 celebrata da don Massimo Biancalani nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Vicofaro per vigilarne l’ortodossia cattolica. Il sacerdote infatti, secondo costoro, se ne sarebbe allontanato con la sua scelta di accogliere alcune decine di rifugiati africani e di considerarli persone. Quel giorno rimarrà incancellabile nell’animo dei veri democratici e dei cristiani presenti.
Di fronte a questo gravissimo episodio che si inserisce nel clima avvelenato di questi giorni che ha visto ripetute, e quasi sempre impunite, aggressioni nei confronti di persone di colore, noi chiediamo prima di tutto che vengano individuati da parte delle forze dell’ordine, i responsabili di questo attacco e che sia garantito un adeguato livello di vigilanza a tutela della sicurezza degli ospiti del centro di accoglienza.
Invitiamo tutti i veri antifascisti a un’attenta vigilanza e alla mobilitazione pacifica ma ferma e determinata invitandoli a partecipare il 27 agosto a un presidio antifascista, di cui saranno forniti tutti i dettagli, nella piazza antistante la chiesa di Vicofaro.

*Assemblea permanente antirazzista antifascista – Vicofaro/Pistoia

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