Corteo contro la guerra

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Firenze – Un corteo di qualche centinaia di persone, partito da piazza della Repubblica, sta sfilando nel centro cittadino fra turisti e dediti alla passeggiata e allo shopping domenicale. L’iniziativa, che è stata organizzata dall’Assemblea Cittadina contro la guerra e a cui aderiscono associazioni, sindacati, partiti politici e movimenti, ha diffuso una nota in cui si configura, oltre alla contrarietà generale alla guerra come strumento risolutore di controversie internazionali, anche una serie di punti-obiettivo condivisi dai partecipanti.
“Dopo l’assassinio in Iraq del generale iraniano Suleimani da parte degli USA, che ha rappresentato l’ennesimo atto di aggressione da parte di questa potenza, vogliamo ribadire la nostra opposizione a qualsiasi forma di violenza e ingerenza che gli stati occidentali perpetrano in Medio-Oriente così come altrove”, si legge nella nota. Ed ecco i punti della piattaforma:

“- Contro gli interventi militari e le ingerenze delle potenze straniere in Libia, Iraq, Siria e Iran, per il ritiro dei contingenti militari italiani da tutti i paesi stranieri.
– Per la chiusura delle basi militari USA e NATO in Italia, e per l’uscita dell’Italia dalla NATO.
– Per eliminare qualsiasi testata nucleare dal suolo italiano e per bandire definitivamente le armi nucleari in tutto il mondo.
– Contro i traffici di armi delle imprese italiane a partire dalla vendita di armi alla Turchia utilizzate per reprimere il popolo curdo, esempio prezioso e unico di ambientalismo, femminismo, uguaglianza e democrazia.
– Per Il taglio delle spese e degli investimenti nel settore militare, a partire dall’acquisto degli aerei F35, e per riutilizzare le risorse in spese sociali e veramente utili perché la vera sicurezza non sono le armi ma casa, lavoro, salute e istruzione per tutti e tutte.
– Per la solidarietà con i migranti, contro i lager di stato (CPR) e le stragi nei mari, per l’abrogazione dei decreti Minniti e Salvini, per cancellare gli accordi con la Turchia e la Libia.
– Per l’autodeterminazione dei popoli, al fianco di chi lotta per la giustizia sociale e per un società realmente democratica”.

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Stefania Valbonesi

Nata a Ravenna, età vintage, svolge ttività giornalistica da circa vent'anni, essendo prima passata dall'aspirazione alla carriera universitaria mai concretizzatasi. Laurea in scienze politiche, conquistata nella fu gloriosa Cesare Alfieri. Ha pubblicato due noir, "Lo strano caso del barone Gravina" e "Cronaca ravennate", per i tipi di Romano editore.

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