Infrazione europea per la VIA “all’italiana”, la stessa usata per l’aeroporto di Firenze

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Registriamo con soddisfazione la decisione del Commissario europeo all’Ambiente di attivare una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia a causa del decreto legislativo 104 del 16 giugno 2017 voluto dal governo Gentiloni, con Renzi azionista di maggioranza, per semplificare le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e favorire così la cementificazione del paese.

All’epoca molti definirono il decreto ad aeroportum perché sembrava fatto su misura per velocizzare l’ampliamento del Vespucci di Firenze bocciato, è notizia di qualche giorno fa, dal Consiglio di Stato.

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La procedura di infrazione “rafforza” quindi la bocciatura del Consiglio di Stato in cui si faceva notare come fosse proprio la VIA uno dei punti critici del progetto di pista parallela: “la lettura congiunta delle valutazioni svolte dalla Commissione VIA unitamente al contenuto delle correlate ‘prescrizioni’ denota la manifesta irragionevolezza del giudizio positivo da questa espresso”.

Il decreto 104/2017 recepiva in maniera distorta e creativa la Direttiva europea del 2014 sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) necessaria per la realizzazione delle cosiddette grandi opere. Il governo italiano provvide così a modificare e integrare la precedente normativa VIA del 2006 in totale dispregio degli obiettivi dichiarati ai vari livelli di “proteggere la salute umana, contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita, provvedere al mantenimento delle specie e conservare la capacità di riproduzione dell’ecosistema in quanto risorsa essenziale per la vita”.

Le nuove norme in realtà si muovevano in direzione decisamente contraria semplificando le regole del gioco a favore del cosiddetto proponente dell’opera stessa, riducendo la partecipazione dei cittadini, intensificando il controllo politico sugli organismi tecnici, consentendo ai progetti già presentati di sottrarsi alle precedenti norme, decisamente più rigorose delle attuali, per affidarsi ai nuovi dispositivi molto più vantaggiosi.

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Approfondisci nell’articolo di Antonio Fiorentino il tema del decreto legge ad aeroportum 

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