Mezzi e mezzucci

A cura di Massimo De Micco

Nascono i fiori

L’associazione tra edilizia popolare e palazzi di lusso era già stata fatta da Tom Wolfe, irriverente tuttologo che sbeffeggiava il Moderno Internazionale in “maledetti architetti” dopo essersela presa in altri scritti con i radical chic che popolavano quegli edifici.

Equiparazione … Leggi tutto

La saponificatrice

La villa si ergeva sulla città e dalla città alla villa c’era un’erta che Marcovaldo non si sentiva di affrontare in bicicletta, perciò scese e la condusse a mano senza staccare la dinamo perché il faro gli serviva per non … Leggi tutto

La casa non è il mondo

Siamo una società di hikikomori che vivono chiusi in casa.
La conferma non va cercata nelle statistiche degli psichiatri, ma sulle pagine politiche de quotidiani.
Il linguaggio dei leghisti al governo è pieno di espressioni come “mandare a casa”, “rimandare … Leggi tutto

Il gioiellino

E fu sera e fu mattina…

Non pioveva sulla città da dieci notti.
L’ultima volta le auto si erano accese al mattino velate ad uno strato di argilla o sabbia.
Qualcuna era stata ripulita alla buona dove occorreva visibilità (parabrezza … Leggi tutto

Uccellacci uccellini

I servizi a tutta pagina che i giornali di destra riservano alle prodezze dei comitati di residenti che vigilano sulle strade dalle persiane chiuse e riprendono gli stranieri in pose sospette, merita una risposta pacata, argomentata e complessa.

Proviamo a … Leggi tutto

La Stazione come Trump

Prima hanno riempito il posto di divise.

Poi hanno alzato muri e palizzate.

Infine hanno privatizzato e spettacolarizzato tutto quanto.

Se è vero che non comandano più i politici ma le compagnie, Trump è una compagnia, ma anche le Stazioni … Leggi tutto

Mala vita

Esattamente un anno fa ci scagliammo contro le ronde. Ronde dei “fiorentini” contro la mala vita di chi vive in strada, manifestazioni populiste che hanno diffuso l’idea che il problema siano i poveri e non la miseria e che … Leggi tutto

I buttadentro delle Ferrovie

Le grandi stazioni di alcune città italiane hanno subito uno stravolgimento ad opera di alcuni esperti della sicurezza che hanno pensato di proteggere i treni (da chi? da che cosa?) con portali di ferro dai quali si passa solo dopo … Leggi tutto

La sala dispetto

Stazioncina periferica

Come sulle soglie di una cappella rustica muffita di drappi e madonnine di gesso, mi trattengo all’ingresso dell’ultima sala d’aspetto.

E davvero conserva qualcosa della chiesa: panche rustiche e consunte, scritte arcane, bacheche sgangherate che dettero ricovero a … Leggi tutto

Il lago di Firenze

A Firenze si è formato un lago, spontaneamente in una vasta area scavata dall’uomo per tutt’altro fine. Volevano farci le fondamenta di un superalbergo firmato da un archistar, poi ci è cresciuto un bosco, ma ha piovuto, poi sono passati i … Leggi tutto

Pop Power

L’ottima iniziativa Potere al Popolo che si propone di unificare lotte salariali, esperienze di accoglienza e comitati per la difesa del territorio in un’unica risposta delle classi subalterne, come d’altronde unico è l’attacco delle classi dominanti, suscita in me molta … Leggi tutto

L’appeso

Un’immagine presa al volo lungo i binari della tramvia in costruzione mostra un uomo appeso a un albero che a sua volta viene sollevato in aria da un cingolato. Piantato con le scarpe antinfortunistiche sulle radici dell’alberello scaricato dal vivaio, dondola … Leggi tutto

Retrobottega

Dal treno appare la città invisibile, quella dietro i cancelli, dietro le facciate e dietro i ristoranti. La città dei retrobottega. La città dei retrobottega si mostra al meglio quando il convoglio rallenta prima di entrare in stazione. Allora le immagini scorrono … Leggi tutto

La risalita

All’Abetone è conservato un esemplare dello Slittone, rudimentale impianto di risalita che portava gli sciatori a monte. Entrato in funzione nel 1938, lo slittone aveva dei pattini di legno e ferro su cui poggiavano alcune panche di legno, molleggiate da balestre … Leggi tutto

Le sirene

E’ estate, la gente è al mare e se si resta in città i vetri sono aperti, capita di sentire le sirene. Qualcuno, dall’alto di un promontorio o di un palazzo, può seguire le loro scie.
 
Tra le fruscianti fronde
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Pompa magna

Un sindaco di piccola statura, messo lì in sostituzione di un più grosso calibro, ha deciso di dare una ripulita alla città. Che cosa ha fatto allora? Ha colpito duramente la speculazione edilizia? Ha denunciato casi di corruzione? Niente di tutto … Leggi tutto