Massimo De Micco

Massimo de Micco, 1972, fiorentino, essendo cresciuto negli anni Ottanta e Novanta si ritrova una formazione psicologica, una partita iva e una ricca e variegata esperienza professionale nel campo della formazione, ma è anche illustratore,fumettista e cartoonist. Ha partecipato a iniziative culturali, sociali e politiche di varia natura, a condizione che fossero libere, solidali e auto-organizzate, dagli Studenti di Sinistra a Kykeion, da Violetta van Gogh a Black Notes, da Fuoribinario a Radio Cora. E' tra i fondatori del gruppo Palazzuolo Strada Aperta che ha dato vita in questi anni alla Book Bike e si appresta ad aprire a Firenze la Biblioteca Riccardo Torregiani.

Sotto il lampione

I lampioni nei parchi sono un bene da tutelare.

Molti sono centenari, di ghisa, adorni di volute, foglie d’acanto, bacche e grifi, con lampade a lanterna o a globo. Altri, semplicemente funzionali, ben riusciti se passano inosservati: non si dovrebbe … Leggi tutto

La colonna infame

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I sorveglianti

Prequel si posizionò davanti al tornello e stranamente lo fecero accedere alla banchina del tram.
Solitamente doveva tentare il riconoscimento facciale due o tre volte e rischiava di restare a piedi, perché il riconoscimento facciale degli abbonati funziona come un … Leggi tutto

Il cinghiale in giardino

Il tram si lanciò in campo aperto alla volta dell’ultima stazione, intitolata a un politico, un socialista di cui si ricordavano in pochi, forse perché non era mai stato arrestato. Gli argini del torrente a destra e il muro a … Leggi tutto

Cinoir, un racconto

L’ispettore Prequel fu svegliato nel cuore della notte dalla solita telefonata. La faceva Redford verso la fine del film. Ogni volta si ostinava a mettere un vhs prima di addormentarsi e ogni volta si addormentava a metà cassetta.

Quando il … Leggi tutto

Nascono i fiori

L’associazione tra edilizia popolare e palazzi di lusso era già stata fatta da Tom Wolfe, irriverente tuttologo che sbeffeggiava il Moderno Internazionale in “maledetti architetti” dopo essersela presa in altri scritti con i radical chic che popolavano quegli edifici.

Equiparazione … Leggi tutto

La saponificatrice

La villa si ergeva sulla città e dalla città alla villa c’era un’erta che Marcovaldo non si sentiva di affrontare in bicicletta, perciò scese e la condusse a mano senza staccare la dinamo perché il faro gli serviva per non … Leggi tutto

La casa non è il mondo

Siamo una società di hikikomori che vivono chiusi in casa.
La conferma non va cercata nelle statistiche degli psichiatri, ma sulle pagine politiche de quotidiani.
Il linguaggio dei leghisti al governo è pieno di espressioni come “mandare a casa”, “rimandare … Leggi tutto

Il gioiellino

E fu sera e fu mattina…

Non pioveva sulla città da dieci notti.
L’ultima volta le auto si erano accese al mattino velate ad uno strato di argilla o sabbia.
Qualcuna era stata ripulita alla buona dove occorreva visibilità (parabrezza … Leggi tutto