Ieri a Cremona una banda di una cinquantina di fascisti di Casa Pound, provenienti anche da Brescia e Mantova, hanno compiuto una aggressione premeditata e organizzata nei confronti del Centro Sociale Dordoni.
In sede erano presenti una decina di attivisti, picchiati selvaggiamente con spranghe e bastoni, tanto che uno di loro, Emilio, è in coma, in pericolo di vita, dopo essere stato colpito alla testa ripetutamente con una spranga e preso a calci mentre era a terra privo di sensi.
Solo l’intervento dei suoi compagni presenti lo hanno sottratto alla violenza dei picchiatori fascisti, speriamo non troppo tardi.
Incredibilmente le forze dell’ordine, pur di fronte a un tentato omicidio, non hanno preso alcun provvedimento, lasciando andare via i criminali fascisti indisturbati.
Proprio quella Casa Pound che a Coverciano vorrebbe aprire una sede, nascosta dietro una presunta libreria o centro culturale: sabato un presidio di antifascisti del quartiere ha fronteggiato quella inquietante presenza, protetta come sempre da un ingente spiegamento di forze dell’ordine.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ad Emilio e a tutto il centro sociale Dordoni, e ribadiamo con forza che nelle nostre città non c’è posto per i fascisti, con qualsiasi nome si vogliano chiamare, e che nessuna sede potrà essere base per i loro raid criminali, con buona pace di chi pensa che l’antifascismo sia qualcosa di antico, o che con questi picchiatori si debba interloquire, parlando magari di filosofia.
Nessuno spazio per i fascisti, fuori Casa Pound da Firenze e da ogni città, antifascismo militante.
Redazione
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