Il laboratorio perUnaltracittà, ospite della Libreria Nardini alle Murate, ha organizzato l’incontro:
Il ruolo dell’Arabia Saudita nel caos mediorientale
Dall’ISIS a Sultan Erdogan, da Al-Qaeda a Boko Haram, da Riyad al Teatro Bataclan
I sette progetti imperiali sauditi che l’Occidente non vuol vedere
con Terence Ward, introduceva Gianni Del Panta
Evento del martedì 22 marzo, ore 17.30
Libreria Nardini, via delle Vecchie Carceri, Le Murate
Per 30 anni, i semi piantati in tutto il mondo islamico hanno ispirato una nuova generazione di fondamentalismo. Con le invasioni dell’Afghanistan e dell’Iraq, un nuovo fuoco ha cominciato a bruciare. Eppure, giornalisti e politici si rifiutano di parlare criticamente delle origini, della fonte radicale dell’estremismo: l’Arabia Saudita. Il profondo e reciproco interesse tra grandi multinazionali e sauditi ha determinato il silenzio dei media e la complicità dei leader politici occidentali. Per capire l’inter-linkage di eventi, è fondamentale esaminare la setta wahhabita e la famiglia reale saudita. Tutto comincia lì. Un centinaio di anni fa.
Questa è l’introduzione di Gianni Del Panta:
Qui invece l’intervento di Terence Ward:
Terence Ward, specializzato in storia del Medio Oriente e dei movimenti politici islamici nei paesi arabi e nel continente africano, in Searching for Hassan (Anchor Books, New York, 2003) racconta il suo drammatico ritorno in Iran dopo 30 anni di assenza, trasportando il lettore nel cuore del paese e del Medio Oriente. Due diverse edizioni sono pubblicate poi in Iran (Ketabsara Tandis e Jayhoon, 2004). Il libro è stato pubblicato in Italia e Francia (TEA e Editions Intervalles, 2006), Germania e Indonesia (Federking & Thaler e Rajut Publishing, 2007).
Redazione
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Gli americani ed i sauditi hanno combinato un casino pazzesco,ovviamente per soldi i primi e per quello politico i secondi,di cui pagheremo il conto noi europei per un lungo periodo. Distruggono per poi ricostruire secondo i loro appetiti.