A partire dal prossimo 30 maggio i parlamentari e i funzionari governativi potranno prendere visione dei documenti riservati relativi all’Accordo di partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Transatlantic Trade and Investment Partnership-TTIP) nella Sala lettura istituita al Ministero dello Sviluppo economico. Dopo la grande manifestazione del 7 maggio scorso a Roma, quando 30mila persone hanno sfilato per chiedere il blocco del negoziato TTIP, e dopo una forte pressione della Campagna StopTTIP Italia perchè siano garantiti il minimo della trasparenza e del rispetto dell’ordinamento democratico, il neo Ministro Carlo Calenda decide di rendere disponibili ai parlamentari i documenti negoziali.
“Un grande risultato di una mobilitazione dei e per i cittadini” sottolinea Monica Di Sisto, portavoce della Campagna Stop TTIP Italia. “Le nostre pressioni e le nostre richieste sono state finalmente accolte, ci auguriamo soltanto che i documenti disponibili siano completi, non censurati e che i nostri parlamentari, a differenza di quelli europei, possano accedere senza limiti di tempo e senza costrizioni senza senso. In tal modo, finalmente, potranno toccare con mano i limiti e i rischi che corriamo concludendo il trattato transatlantico”.
“La sala di lettura” aggiunge Elena Mazzoni, tra i coordinatori della campagna Stop TTIP Italia, “è un passo sostanziale ma non definitivo. La questione della trasparenza si va via via risolvendo, ma non si stanno ancora affrontando le questioni fondamentali del negoziato che parlano di una posizione europea assolutamente insostenibile per ciò che riguarda gli standard ambientali e sociali e il forte impatto economico che il trattato avrà sulla nostra economia”.
“La tappa ulteriore” conclude Marco Bersani, tra i coordinatori della campagna Stop TTIP Italia “è fermare il trattato transatlantico. Un negoziato costruito a uso e consumo delle élite economiche, reso opaco fino ad oggi dalle burocrazie europee e statunitensi. Oggi è una giornata importante, un ulteriore passo che dimostra come i cittadini, quando lottano per i propri diritti, ottengono risultati nonostante tutto”.
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