“Bellezza” al bagno (comunale)

Nugoli di turisti affrettati verso mete famose, la manna della città.
Niente può disturbare la voglia di vacanza preparata con meticolosità.
Intorno il quotidiano vivere della Firenze Rinascimentale, dove si muore senza poter vivere. E chi non ha già nulla, depredato anche dell’igiene personale.
Dopo i tagli alla sanità, anche l’ultimo bagno e docce comunali in via S.Agostino (S.Spirito) viene chiuso. Dal 1909 dava il suo servizio a tanti nel quartiere più popolare (S.Frediano). Agli anziani, ai turisti, ai senza casa e a chi ultimamente per quattro anni lo ha gestito “ripulendolo dall’uso inappropriato” Stefano. 
 
Per questo ulteriore sopruso dell’amministrazione, sono stati in tanti ad opporsi apertamente, tra tutti il frate-vescovo di S.Spirito Giovanni Scanavino “non siamo stati coinvolti nella scelta, nessuno ci ha avvisati, dove andranno a lavarsi le persone svantaggiate? Ci rimettono i poveri!”. “La scelta è stata sofferta” parole dell’assessora al decoro Alessia Bettini: “si farà un intervento di restauro, poi di sicuro l’edificio cambierà uso di destinazione”.
 
bagni_comunali_di_firenze_11“Non c’è da preoccuparsi tutti i senza dimora, a giorni, potranno fare uso delle docce alla Fenice, associazione legata all’Albergo Popolare di via Della Chiesa” afferma l’assessora ai servizi sociali Sara Funaro. Come si denota si sanno le cose solo ad operazione conclusa.
 
Ormai è certo che questa amministrazione fa il brutto e il bello a suo piacimento, seguendo solo gli interessi di cassa.
Ai cittadini le briciole di quello che si “rottama”, in una città che si allontana dal senso di umanità e soccorso che la qualificava.
 
Lo sceriffo Cioni, inconsapevolmente, ha fatto buona scuola.
*Fuori Binario