A poco più di un anno di distanza dal primo esposto presentato in Procura, cittadini, comitati e associazioni ambientaliste hanno comunicato e messo a conoscenza della stampa l’aggiornamento all’esposto che è stato presentato nei giorni scorsi alla Procura della Corte dei Conti della Toscana e per conoscenza alla Procura Generale nazionale.
Il dato che ne esce è allarmante: per il periodo 2008-2016, nei 12 comuni gestiti da Quadrifoglio si stima un presunto danno erariale pari a 58 milioni di Euro!
Infatti rispetto ai 40 milioni denunciati per il periodo 20008-2014, si sono aggiunti ulteriori 18 milioni per il biennio 2015-2016.
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella, nelle sue recenti dichiarazioni, sostiene che l’inceneritore è necessario affinché “cittadini e imprese toscane non siano costretti a portare i loro rifiuti sottoterra e a pagare un sacco di tasse”. Si è inoltre scatenata tra amministratori locali e regionali una “guerra dei rifiuti” e del “NO/SÌ inceneritore”, portando alla ribalta della cronaca l’argomento. Con il nostro esposto segnaliamo, conti alla mano, che c’è già stato negli anni scorsi, e c’è tuttora, un indebito invio di rifiuti sottoterra (in discarica) e il pagamento di tasse più elevate. Ma quale ne è il motivo? La ragione è che i comuni, che sono responsabili della gestione dei rifiuti nel proprio territorio, sono rimasti ben al di sotto gli obbiettivi di raccolta differenziata previsti dalla legge, e questo per aver adottato un modello di gestione dei rifiuti che semplicemente NON permette di raggiungere questi obbiettivi.
Le conseguenze sono:
1) più rifiuti smaltiti in discarica
2) più costi industriali e più tributi dovuti
3) meno ricavi dai materiali differenziati e riciclabili
Le alternative per una corretta gestione dei rifiuti esistono, sono sempre più applicate in Toscana, in Italia e nel mondo e producono un ritorno economico importante, oltre a chiudere davvero il ciclo dei rifiuti.
Al Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi ribadiamo, come lo facciamo da ormai 3 anni, che noi siamo disponibilissime ad aprire un tavolo pubblico con cittadini e tecnici per ridiscutere seriamente il piano regionale di gestione dei rifiuti, che per noi deve cancellare il nuovo inceneritore di Firenze e prevedere lo spengimento degli altri inceneritori presenti in Toscana per passare a una vera economia circolare.
Durante la conferenza stampa abbiamo infine illustrato alcuni punti interessanti rispetto al dibattito attuale su inceneritore sì e inceneritori no e sulla gestione rifiuti in generale e abbiamo anche avanzato delle proposte concrete da adottare fin da subito dal presidente Enrico Rossi e il sindaco Dario Nardella.
I dettagli tecnici sull’esposto possono essere scaricati qui.
I firmatari dell’esposto:
– COMITATO MAMME NO INCENERITORE ONLUS
– ASSEMBLEA PER LA PIANA CONTRO LE NOCIVITÀ
– COORDINAMENTO DEI COMITATI DELLA PIANA DI FIRENZE
– COORDINAMENTO DEI COMITATI PER LA SALUTE DELLA PIANA DI PRATO E PISTOIA
– ASSOCIAZIONE MEDICINA DEMOCRATICA SEZIONE Firenze
– ITALIA NOSTRA ONLUS – Sezione Firenze e Toscana
– ZERO WASTE ITALY
– CENTRO STUDI QUADERNI DI ONTIGNANO

Mamme No Inceneritore

Ultimi post di Mamme No Inceneritore (vedi tutti)
- Inceneritori? Anche no, grazie, tossici, costosi e obsoleti - 24 Aprile 2023
- Bruciano 80 milioni della Banca Europea per l’inceneritore di Firenze. Ora serve, e velocemente, un Piano dei rifiuti virtuoso - 9 Gennaio 2019
- Rifiuti, Firenze non è smart e la raccolta differenziata fa ridere. Come quella di tutta la Toscana - 17 Ottobre 2018