Pistoia: alla semina dell’odio rispondiamo con il richiamo alla responsabilità

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Crediamo che il violento attacco dei consiglieri comunali Sgueglia e Galligani – appartenenti a Fratelli d’Italia, lo stesso partito del sindaco – debba avere una dura risposta da parte di tutte le forze antifasciste della nostra città. 

Costoro, invece di adempiere alla loro funzione di responsabili di una civile e pacifica convivenza, alimentano in città un clima di caccia al migrante e di ostracismo nei confronti di don Biancalani.  A fronte di una presunta “emergenza criminalità” non fanno che accanirsi contro le difficoltà che proprio una inadeguata legislazione sull’accoglienza e un’insufficiente azione delle stesse amministrazioni comunali determinano in tutti i centri di accoglienza, Vicofaro e Ramini compresi. Ne chiedono vigliaccamente la chiusura partendo da alcuni comportamenti sicuramente sbagliati, ma riconducibili al disagio vissuto da giovani costretti per anni a una snervante attesa di un futuro senza certezze.

Si sono posti, i due consiglieri, il problema dei novanta profughi ospiti di queste strutture di accoglienza? Dove andranno? Che fine faranno? Hanno per caso formulato delle proposte per provvedere al futuro dei giovani profughi?

In modo ottuso e disumano, ritengono forse di cancellarli dalla faccia della terra, dimenticando quali tragedie il razzismo ha prodotto in questi anni?

Questi individui – non può valere per loro il termine di politici ! – considerano i nostri migranti al pari di errori dell’umanità, di “cose”, “oggetti”, “scarti”, e non persone.

È la nuova forma di fascismo che dobbiamo combattere con fermezza, perché avvelena la convivenza civile e democratica, esasperando le reali difficoltà che un’accoglienza disinteressata e un tentativo di pacifica integrazione necessariamente comportano.

Non vogliamo eludere responsabilità, anzi ce le assumiamo ogni giorno con il nostro impegno al fianco dei ragazzi africani. Vogliamo solo riaffermare che a Vicofaro e a Ramini è in atto un tentativo di accoglienza non solo di coloro che rientrano nei progetti ufficiali, ma anche dei tanti che non saprebbero dove andare e che in queste strutture trovano un rifugio, dove, nei limiti imposti dall’emergenza, vivere in modo dignitoso.

Denunciamo con forza, invece, le carenze delle normative e gli ostacoli che non consentono l’integrazione e di conseguenza spingono alla marginalità.

Auspichiamo da parte della città uno scatto di orgoglio, che, isolando ogni forma di razzismo, riaffermi piena tutela dei diritti umani e rispetto delle persone. Non ci lasceremo mai piegare dai processi di disumanizzazione messi in atto da personaggi cinici e pericolosi, avallati da sedicenti “professionisti” dell’accoglienza. Tutti, alla ricerca di facile consenso e protagonismo, attaccano proprio chi ha scelto l’attenzione all’umano contro l’indifferenza.

Noi stiamo dalla parte di don Massimo e dei suoi ragazzi e siamo certi di non essere soli!

*Assemblea Antirazzista Antifascista Vicofaro/Pistoia

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1 commento su “Pistoia: alla semina dell’odio rispondiamo con il richiamo alla responsabilità”

  1. Marina Carli

    Ottimo! Dobbiamo diffondere e continuare le azioni di solidarietà con i migranti se vogliamo un futuro migliore e di PACE!

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