In queste ore rimbalzano sui media, purtroppo molto imprecise, notizie a proposito della chiusura del Centro di accoglienza di Vicofaro.
In realtà le cose stanno in questi termini: di fatto la maggior parte dei rifugiati assegnati dalla prefettura (12) sarà spostata e ospitata nella struttura di Ramini connessa all’altra parrocchia di don Massimo Biancalani, che nel frattempo procederà agli adeguamenti – peraltro molto costosi – richiesti alla struttura di Vicofaro. Molto incerta la sorte dei 10 ospiti italiani senza fissa dimora e delle circa 80 ragazze e ragazzi accolti al di fuori dei progetti ufficiali di accoglienza. Che fine faranno? Chi si prenderà cura di loro? Le istituzioni sono pronte a farsi carico di questa umanità disperata, prodotta delle pessime leggi italiane (Bossi-Fini e Minniti-Orlando)? Saranno così tenacemente ciniche e ingiuste da distruggere le mille relazioni di sicurezza, di affetto, di umani sentimenti che si sono maturate nella ospitale comunità di Vicofaro?
Per sostenere i lavori di messa in sicurezza della struttura di Vicofaro, lanciamo fin da oggi una raccolta di fondi (qui sotto indichiamo l’IBAN) tra tutti coloro che vorranno dare una mano a salvare un’esperienza generosa, anomala e proprio per questo non tollerata, cui si preferisce un’accoglienza a bassa intensità, che non disturbi né i poteri consolidati né le buone coscienze avvolte nell’indifferenza.
Nonostante le offensive del potere – che hanno avuto, a livello nazionale, un’ultima vergognosa manifestazione con la vicenda della nave Diciotti – ci sentiamo rafforzati dal sostegno di tante realtà antirazziste e di numerosi cittadini, che, accorsi da tutta la Toscana, anche ieri hanno sentito il bisogno di essere presenti a Vicofaro, in una bellissima e affollata assemblea tenutasi a un anno dalla provocazione di Forza Nuova. In tutti i loro interventi è risuonato, spesso con forte emozione, il richiamo a valori inderogabili per ogni società che voglia dirsi civile, democratica, ma soprattutto umana: la giustizia, l’uguaglianza, la solidarietà, la libertà.
L’Assemblea permanente antifascista antirazzista Vicofaro/Pistoia continuerà a sostenere l’accoglienza di tutte e di tutti senza chiedere i documenti: semplicemente perché persone. Continueremo, in totale autonomia rispetto a partiti e/o sindacati che hanno preso o prenderanno analoghe iniziative, a portare avanti sul territorio, in particolare a sostegno della scelta di don Massimo, un percorso politico sull’accoglienza, sui diritti dei migranti e contro le politiche neo-colonialiste dell’Europa (compresa l’Italia), vere responsabili delle migrazioni.
Continueremo a lavorare per rendere più dignitoso possibile il percorso di tutti i nostri fratelli oppressi: ognuno al mondo ha il diritto di poter sognare – e di vivere – una vita migliore.
Fascisti, razzisti, opportunisti, non ci fermeranno.
Per far giungere un contributo:
ABI:06260 CAB:13827
IBAN:IT06G0626013827000003000C00
Caripit Viale Adua – Parrocchia di Vicofaro
Assemblea Antirazzista Antifascista Vicofaro - Pistoia
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