Nell’agosto del 1944 la Brigata Sinigaglia entrava in San Frediano per liberare Firenze. I partigiani della Sinigaglia lottavano non solo per abbattere il nemico nazifascista ma soprattutto per una società diversa, libera da sfruttamento, guerre ed oppressione. Una lotta evidentemente non ancora conclusa, visto che viviamo in un paese con un governo Lega-5 Stelle che, in continuità con quanto messo in atto dai governi precedenti ed in particolare con la linea tracciata da Minniti, sta facendo di tutto per reprimere operai, lavoratori e tutti coloro che si oppongono alle sue politiche reazionarie.
Proprio in questa direzione deve essere collocata l’approvazione del Ddl Sicurezza (Decreto Salvini), vero e proprio strumento di costrizione e controllo che con lo scopo di alimentare la guerra tra poveri, non solo colpisce coloro che raggiungono questo paese per motivi umanitari, e aumenta le sanzioni previste in tema di occupazioni, con condanne che possono arrivare fino a quattro anni, ma limita ulteriormente il diritto di sciopero e la possibilità di manifestare. Continuare a garantire i profitti dei padroni colpendo lavoratori e operai che si ribellano attraverso la repressione rimane una priorità. E così il decreto Salvini reintroduce il reato di blocco stradale, con una pena massima di sei anni e mezzo, che servirà a reprimere quegli scioperi che soprattutto nel settore della logistica rappresentano un efficace strumento di lotta per il riconoscimento dei diritti e delle tutele.
E’ facile intuire come in un contesto come quello appena descritto i fascisti, che comunque hanno sempre continuato ad occupare posti chiave all’interno dello Stato, trovino terreno fertile per la loro propaganda. A differenza di chi, come il PD e tutti i suoi esponenti, si nasconde dietro un antifascismo di facciata ,salvo poi inseguire la peggior destra reazionaria sul suo terreno condividendo ed alimentando la svolta securitaria, non possiamo che rispondere con un antifascismo che esprima chiaramente l’opposizione con ogni mezzo necessario alla presenza di questi tristi figuri nelle nostre città, troppe volte sfociata in aggressioni o vere e proprie esecuzioni: per questo vogliamo ricordare Samb, Diop, Idy e tutte le vittime di attacchi razzisti, condotti non di rado da fascisti dichiarati come Casseri o Traini. E per questo esprimiamo la nostra solidarietà a chi, come i compagni di Trento e Torino, sta pagando il prezzo della repressione per essersi opposto ad uno stato che in nome della legalità continua a difendere gli interessi di pochi a scapito dei molti. Anche a Firenze, data anche la tutela concessa dalle istituzioni cittadine ai fascisti, numerosi compagni si trovano sotto processo per essersi opposti alla presenza di questi soggetti. Il 10 Maggio è prevista la sentenza di appello del processo che vede imputati 86 compagni e che in primo grado ha portato alla condanna per 67 di questi per un totale di oltre 60 anni. I fatti addebitati sono molteplici e sebbene in primo grado sia caduta l’accusa di associazione a delinquere, il PM non ha esitato a riproporla in appello.
A distanza di settantacinque anni da quel 1944, quando Firenze fu liberata, è importante riaffermare il valore della Resistenza per combattere, oggi come ieri, fascismo e capitalismo. Nel primo 25 Aprile senza il compagno Sugo è bene aver presente che il compito che i Partigiani ci hanno affidato, quello di mantenere vive le ragioni della loro lotta, lottando noi stessi in prima persona, è arduo certo ma necessario per chiunque sia sinceramente antifascista. Per questo renderemo omaggio, anche in questa importante giornata, al sacrificio di Lorenzo “Orso” Tekoser, caduto come partigiano internazionalista e antifascista in Siria, esprimendo con ciò la nostra solidarietà alla lotta di liberazione del popolo kurdo così come alle lotte di liberazione antimperialiste in tutto il mondo, dalla Palestina fino al Venezuela.
Ieri Partigiani, Oggi Antifascisti!
A partire dalle ore 15.00 bar e spazi informativi
Alle ore 16.30 intervento al monumento per Potente.
Alle ore 17.00 CORTEO ANTIFASCISTA per le vie del quartiere.
Dopo il ritorno in piazza interventi dal palco e a seguire il Menestrello e IVANOSKA in concerto
*Firenze Antifascista
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