Il Tg3 nei vivai di Pistoia: la Regione Toscana consente l’uso di pesticidi che avvelenano le acque

Nel breve video del Tg3 che pubblichiamo sotto queste righe introduttive – trasmesso il 17 giugno scorso dalla trasmissione di approfondimento FuoriTg – si ragiona della paradossale decisione della Regione Toscana di consentire l’uso nei vivai di 29 pesticidi (grazie al Piano uso fitosanitari e fertilizzanti – PUFF) nei punti di captazione di acque potabili (che sono spesso all’interno dei vivai, nel pistoiese nel caso preso in esame). Tra di essi il glifosato, probabile cancerogeno e interferente endocrino e il clorpirifos, che è interferente endocrino e ha importanti effetti neurotossici sullo sviluppo del cervello anche a dosi bassissime.

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In Toscana siamo quindi ormai esposti, grazie a imprenditori spregiudicati e alle scelte politiche della Regione, a cocktail di pesticidi, tra l’altro esclusi dalla vigente valutazione del rischio, formati da sostanze persistenti (si ritrovano ancora il DDT e l’atrazina nelle acque sotterranee), cancerogene (come il glifosato, classificato probabile cancerogeno dalla IARC, Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) o con attività di interferenza endocrina.

I veleni rilevati da Arpat nel territorio pistoiese

Si tratta di sostanze pericolose per la salute della popolazione presente e futura, specie per i bambini: un’ampia letteratura scientifica infatti dimostra che qualsiasi livello di esposizione ai pesticidi è tossico, se prolungato nel tempo. Ricordiamo che l’esposizione a interferenti endocrini è correlata ad aumento di incidenza di tumori ormono-dipendenti, cioè del tumore del seno, della prostata, della tiroide, a disturbi della sfera riproduttiva, a diabete, a patologie croniche degenerative, a deficit cognitivi, a malattie tiroidee, a disturbi autoimmuni.

La Regione Toscana compie questa scelta scellerata per la salute dei suoi abitanti, in barba a quanto riportato addirittura da Arpat, considerato che nel rapporto dal titolo “Andamento della contaminazione da fitofarmaci nel territorio di Pistoia – anno 2017 , si legge che “le stazioni della piana vivaistica pistoiese sono certamente le più contaminate, non solo da AMPA e Glifosate ma da numerosi principi attivi che raggiungono concentrazioni notevoli”. L’unica strada da percorrere è quella di vietare l’uso dei pesticidi in ambito agricolo ed extragricolo, anche la Regione Toscana (cui tiene buona compagnia anche la Regione Trentino-Alto Adige) può farcela, anche se al momento all’impegno ambientalista preferisce il business dei vivaisti.

Bene fanno i cittadini, organizzati in Comitati, a denunciare come hanno fatto in questa occasione, la grave situazione in cui versa la Toscana. Prima o poi siamo certi che vinceranno la loro lotta contro le istituzioni sorde al loro bisogno primario: la salute.

Sul tema è intervenuta anche la Rete dei comitati per la difesa del territorio, dichiarandosi “molto allarmata per la situazione ambientale in cui versano molti territori toscani rispetto l’uso di pesticidi. Dopo il servizio di ieri su “Fuori TG” di Rai 3 dove apprendiamo della contaminazione di falde acquifere nella piana di Pistoia da parte di pesticidi e diserbanti. Auspichiamo quindi un intervento celere da parte della Regione e delle amministrazioni – ha affermato Eros Tetti presidente della Rete – che vieti l’uso di sostanze dannose e garantisca la salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente.

Gian Luca Garetti, medico Isde