Sono tornati e noi siamo contenti.
Sono rientrati nello stabile abbandonato di Viale Corsica 81, dopo lo sgombero che ci aveva lasciato un’enorme tristezza, sono rientrati, lasciateli stare, lasciateci in pace. Eravamo abituati a vederlo vivo quel fabbricato, pieno di vita. Negli anni abbiamo costruito legami e rapporti tra noi abitanti della via e quelli dell’occupazione; ci siamo presi cura delle nostre strade, dei nostri spazi, insieme.
“La città è il nostro giardino” la frase che ci ha unito, tutto quello che abbiamo fatto insieme, quello che ci ha legato. Abbiamo coltivato le nostre aiuole, piantato semi di piante e di civiltà; ci siamo presi cura del verde e mantenuto e costruito un’area cani per le esigenze di tutti; abbiamo cenato insieme solo per il gusto di stare insieme e fatto “colazioni resistenti”. In questi anni molti di noi si sono sentiti più uniti più vicini e sicuramente anche più protetti. Dai piccoli gesti di mutuo aiuto quotidiano all’organizzazione di piccoli eventi, laboratori di progetto e condivisione (ciclofficina, biblioteca, teatro, serigrafia….). Le strade non erano più solo un posto di transito veloce per rientrare ognuno nelle proprie case e rinchiudersi nella propria vita, estranei al vicino, senza connessioni. Le strade sono diventate una estensione della nostra casa, luogo di incontro e socialità.
Dopo giorni di blocco della via, di isolamento, ci sentiamo prigionieri e non abitanti, ci sentiamo scomodi nelle nostre case, ci sentiamo che tutto questo non è giusto, ridateci casa nostra, il nostro quartiere, i nostri vicini. Dal nostro punto di vista gli intrusi siete voi. Levate l’assedio dal nostro quartiere.
GLI ABITANTI DELLA VIA
Also published on Medium.

Redazione

Ultimi post di Redazione (vedi tutti)
- La Città Invisibile – Scarica il # 172 - 18 Maggio 2022
- Sciopero generale del 20 maggio. Fuori dalla guerra - 18 Maggio 2022
- Paul e la democrazia che non c’è - 17 Maggio 2022