Gaetano lascia il suo paese, Carovigno in Puglia, per la scuola Allievi Ufficiali di Firenze; il padre compie il passaggio di testimone di padre in figlio consegnandogli un rasoio. Gaetano sceglie la lettura, con Il giro del mondo in 80 giorni come compagnia nel viaggio in treno. Firenze è descritta attraverso un tour in cui la scoperta si unisce allo stupore nel trovarsi di fronte al campanile di Giotto, al Battistero, alla Cupola, a Piazza della Signoria, al Ponte Vecchio con i colori del tramonto. Seguiamo il protagonista fino alla biblioteca Marucelliana, dagli scaffali alti fino al soffitto, dove approfondisce le sue conoscenze.
Gaetano comincia a fare i conti con una vita fatta di sacrifici a partire dal rancio: la mattina? brodaccio; la sera? tutto assolutamente stomachevole. Gaetano confida, nel passare di grado, di poter abbandonare le limitazioni che gli erano state imposte dalla realtà fino a quel momento.
Una realtà che da una parte vede sommovimenti sociali e scioperi accentuarsi per sfociare nella “settimana rossa; dall’altra vede addensarsi le nubi di una incombente guerra mondiale. La vita al fronte è scandita dall’attesa della lettera come conforto per tenersi vivi. Ma l’entusiasmo dei primi mesi per una guerra che avrebbe dovuto essere breve e facile nell’esito finale, si smorza. Giorno dopo giorno si fa strada la critica alla vita militare ed alla guerra che non è altro che orrore che distrugge anche l’animo più umano, perché la guerra allontana dalla vera vita. Il protagonista sente crescere la simpatia verso coloro che trovano il modo di scappare o i soldati esausti che incitano alla rivolta; perché in guerra chi hai di fronte è giovane come te con la sola differenza determinata dalla bandiera d’appartenenza. Prevale infine un disfattismo, una insubordinazione che trova conferma nel fatto che la guerra divide anche il proprio campo: c’è chi la guerra la fa dietro una scrivania e chi rischia la vita ed è pedina nelle mani dei primi. Ebbene, sì queste 98 pagine possono essere parte della letteratura sul conflitto mondiale e sull’essere contro la guerra, ieri come oggi.
Giovanna De Vita, In trincea sbocciano i fiori. Ispirato alle lettere d’amore e di guerra dell’eroe Gaetano de Vita, Edizioni Creativa, Bozzano (Lu) 2022, pp. 100, euro 13
Edoardo Todaro
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