Verde pubblico a Firenze: non modeste aiuole pensili ma aree di almeno mezzo ettaro

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Alcuni cittadini hanno presentato le seguenti osservazioni al Piano strutturale di Firenze lamentando l’inopportuna classificazione nella carta tematica 11 come verde pubblico di modeste aiuole pensili, peraltro bisognose di manutenzione o di rifacimento tecnicamente valido, a copertura di autorimesse interrate in Piazza Dallapiccola e in Piazza Bonsanti, giustamente escluse dalla Mappa del Verde.

A proposito della scheda ATs 08.20 Verde Bonsanti del Piano operativo hanno rilevato:

1. l’area interessata è l’unica utile per il reperimento di nuovo verde pubblico esteso almeno mezzo ettaro e raggiungibile a piedi in dieci minuti da gran parte degli abitanti del rione Leopolda-Puccini-San Jacopino, drammaticamente carente di verde, dalla quale ci si aspetta che vengano svolte quante più possibili funzioni ambientali, in particolare:

a) permeabilità del suolo, da conseguire limitando ai percorsi pedonali e di servizio il terreno arido stabilizzato, lasciando la rimanente superficie in piena terra coperta da prato, alberi e arbusti, con qualche avvallamento idoneo a fungere da rain garden;

b) depurazione dell’aria e mitigazione degli eccessi climatici da conseguire tramite la piantagione di alberi anche di prima grandezza con estesa superficie fogliare;

c) biodiversità di habitat, traendo ispirazione dalla vegetazione potenziale attesa nella piana come da Repertorio naturalistico toscano (es. H027 e H065) per la scelta delle specie vegetali, alcune delle quali peraltro già sperimentate con successo nel Quartiere Leopolda e coerenti col paesaggio urbano periferico;

2) la progettazione di dettaglio è bene sia preceduta da un percorso partecipativo nel quale i cittadini possano esprimere le aspettative riposte sul nuovo verde rionale atteso e richiesto da decenni;

3) le necessarie indagini e azioni di bonifica dovranno tener conto dell’effetto fitodepurativo esercitato in oltre un decennio dalla vegetazione spontaneamente insediatasi, specialmente dal genere Populus, e da quello esercitabile dalla nuova vegetazione.

Ogni nuova area di verde urbano vale di più se è estesa almeno mezzo ettaro e privilegia le funzioni ambientali.

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Paolo Degli Antoni

Paolo Degli Antoni, dottore forestale, Comitato Ex Fiat Belfiore-Marcello

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