Spettabile Circolo ricreativo Culturale Antella,
ho letto con sconcerto e rammarico il vostro comunicato in cui considerate “non opportuno” abbinare alla giornata della memoria della Shoah qualcosa che voi considerate “non pertinente” e classificate nel termine generico “altre iniziative”. Sono sconcertato perché ritengo che fare memoria degli orrori e dei crimini di ieri, abbia tra i suoi scopi fondamentali evitare che crimini si ripetano oggi, significa imparare la lezione della storia perché questa non si ripeta, in modo magari diverso ma con la stessa atrocità.
Quel collegamento che voi non fate e ritenete inopportuno, non era ritenuto inopportuno dal nostro ex presidente Pertini, che nel 31 dicembre 1982, tre mesi dopo Sabra e Chatila, si richiamava proprio alle sofferenze vissute dal popolo ebraico per indicare quelle palestinesi e additare le responsabilità israeliane nei fatti di allora.
Quel collegamento non è considerato inopportuno da Norman Filkenstein, docente ebreo i cui genitori hanno vissuto la tragedia dei campi di concentramento e che proprio per quanto ha imparato da quegli eventi, si spende per richiamare le responsabilità israeliane rispetto al tentativo di pulizia etnica in atto a Gaza. >>> https://www.youtube.com/watch?v=FtpgGxeCGpM
E’ la relatrice speciale delle nazioni unite nei TPO, Francesca Albanese, ad affermare pubblicamente che ciò che sta succedendo a Gaza significa non aver compreso la lezione della Shoah. >>> https://www.youtube.com/watch?v=Gbqwbd3UNB4
Il collegamento tra orrori diversi, tra tragedie diverse, lo ha fatto il Sudafrica, paese che ha vissuto l’apartheid e riconosce come tale la situazione che vivono i palestinesi non solo a Gaza ma anche in Cisgiordania, e che proprio in questi giorni ha portato Israele di fronte alla Corte Internazionale di giustizia con l’accusa di genocidio. L’accusa e il materiale portato davanti al tribunale dell’Aia, ha una solidità impressionante, come può vedere chiunque prenda un po’ di tempo per vedere il video completo. >>> https://www.youtube.com/watch?v=5ufbfFTi38A . E’ il motivo per cui tanti paesi del Sud globale, dal Brasile alla Colombia, alla Namibia, alla Bolivia, ad altri 30 paesi, stanno sostenendo pubblicamente l’iniziativa sudafricana.
E’ semplicemente incredibile che nei giorni in cui mezzo mondo fa questi collegamenti, in cui un genocidio che è 10 volte superiore a Sabra e Chatila per numero di vittime, 4 volte superiore a Srebrenica, è tutt’ora in atto, voi possiate classificare con un generico “altre iniziative”, qualcosa in cui si fa riferimento a queste cose facendole dialogare con la memoria della Shoah.
Mi auguro che la vostra tradizione culturale come ARCI, vicina alle istanze e alle rivendicazioni del Sud del mondo, oltre che i vostri riferimenti politici certo molto più prossimi a Pertini o a Lula che non a Carrai e al governo israeliano, possano spingervi a riflettere maggiormente e a rivedere la vostra posizione, per entrare in dialogo con quel mondo che vuole rigettare l’orrore e l’ingiustizia di qualunque provenienza e che considera un abominio l’idea di utilizzare i crimini di ieri come paravento per i crimini di oggi. Un mondo che è costituito anche da tante voci ebraiche, al punto che una delle voci previste nell’iniziativa e che la vostra scelta ha silenziato, è di un rappresentante della comunità ebraica.
Distinti saluti,
Andrés Lasso
Parole sante.Ma non vi vergognate di non prendere posizione come ARCI?
Mi sembrate in questo momento peggio della dx al governo.VERGOGNA!!!!!!!!!!