Aeroporto di Firenze: cartina di tornasole del Governo del Territorio in Toscana

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Il parere del Ministero dell’ambiente sull’aeroporto di Firenze? Sono solo raccomandazioni (Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana).

E così, il corposo parere della Commissione VIA/VAS sul nuovo masterplan aeroportuale di Peretola (164 pagine zeppe di eccezioni altamente specialistiche che spaziano in tutti i campi di interesse coinvolti dall’infrastruttura, a partire dalle carenze e mancanze progettuali come l’opzione 0, per passare al mancato rispetto delle norme comunitarie in materia di tutela dell’ambiente ed alle complesse procedure pianificatorie chiaramente disattese, fino alle questioni sulla sicurezza idraulica e la salute umana superficialmente affrontate) è derubricato a semplice “agenda di consigli”, i cui contenuti dovrebbero servire a Toscana Aeroporti per presentarsi “al meglio” al momento dell’apertura dei cantieri, che lo stesso Presidente della Giunta individua comunque entro la fine del 2024.

Dobbiamo quindi pensare, o almeno qualcuno così vorrebbe, che una Commissione di oltre 40 esperti di livello nazionale, di cui molti docenti universitari, si riunisca per mesi solo al fine di “costruire” in un fascicolo di 164 pagine una serie di amenità, di suggerimenti, di consigli, di inviti, di esortazioni su come si gestisce un tema così complesso, un po’ come farebbero avveduti genitori verso figli a cui è necessario fornire “raccomandazioni” su come studiare per non bocciare.

Con una tale assurda dichiarazione il Presidente della Giunta si è posto nella condizione di essere giudicato o un soggetto che affronta in modo del tutto superficiale questioni assai rilevanti per l’intera comunità che rappresenta (e c’è da chiedersi se non sia voluta la cosa), anche mal informato dai suoi più vicini collaboratori, o in mala fede.

Nessuna delle due ipotesi lo assolve dalla propria inettitudine.

Ma anche con questo documento ministeriale non c’è da cantare vittoria. Qui il problema è la credibilità di una classe politica talmente squalificata che comunque, davanti a così tante criticità, non riesce nemmeno, nell’interesse dei propri amministrati, ad esprimere un minimo di preoccupazione chiedendo garanzie e sicurezze in merito ad ogni tema trattato; invece si affretta, senza alcuna riflessione, a dichiarare che i cantieri tra poco si apriranno.

Ma questo signore, che è Presidente della Regione, che sensibilità sociale avrebbe? Appare solo un soggetto sopraffatto da interessi che non è in grado di governare.

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Fabio Zita

Fabio Zita, architetto,  fino al 2014 dirigente del Settore VIA della Regione Toscana, membro della Commissione VIA nazionale, ha diretto in seguito il Settore Tutela, riqualificazione e valorizzazione del Paesaggio, coordinando fra l'altro la formazione del Piano Paesaggistico regionale.

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