Appello contro l’installazione del comando NATO a Rovezzano

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Dopo la notizia dello scorso giugno dell’ampliamento della Caserma Predieri e dell’insediamento dell’International Division South della NATO a Rovezzano, centinaia di persone si sono subito riunite in assemblea, con l’intento di opporsi al progetto. Affinché la mobilitazione fosse più partecipata possibile, abbiamo dato vita al Comitato NO Comando NATO, né a Firenze né altrove.

Le ragioni per cui opporsi all’insediamento del Comando NATO sono molteplici: da quelle più strettamente legate alla qualità della vita e alle abitudini di chi abita i quartieri e i rioni prossimi al Comando in termini di: militarizzazione del territorio, identificazione di Firenze come bersaglio della guerra, modifiche alla viabilità e vivibilità della zona, aumento dei prezzi e degli affitti. Senza contare che quel livello di struttura militare dovrebbe prevedere come standard un sistema difensivo reattivo minimo, costituito anche da un sistema d’arma importante (quali sistemi antimissile e antisabotaggio), il cui potenziale in caso di incidente o malfunzionamento o altro errore umano potrebbe avere conseguenze catastrofiche! Ricordiamo inoltre che la Caserma Predieri dista soltanto quattro chilometri in linea d’aria – o d’elicottero – da Piazzale Michelangelo, pertanto una struttura militare operativa verrà collocata a quattro passi dal centro storico, nonostante la tutela del patrimonio UNESCO che prevede che non siano “aggiunti” rischi potenziali alla conservazione dei siti tutelati! Infine, la costruzione di un comando della NATO a Firenze è in aperta antitesi con la tradizione pacifista e antimilitarista della nostra città e dei valori costituzionali su cui dovrebbe basarsi il nostro vivere comune. L’installazione del Comando andrà, anzi, a collocare la città di Firenze pienamente (e responsabilmente) in quella spirale di escalation militare e di “terza guerra mondiale a pezzi” che sempre di più coinvolge e sconvolge la nostra società.

Dunque, il Comitato vuole essere uno strumento con il quale ci opponiamo all’installazione del Comando e ai tentativi di utilizzare il territorio e le istituzioni pubbliche (a partire dalla scuola) per propagandare la cultura militarista e di guerra. È uno strumento di di organizzazione, partecipazione e lotta che cerca di far fronte anche alla totale censura sulla questione da parte dei media locali e nazionali, ma soprattutto da parte dell’Amministrazione Comunale e del sindaco Dario Nardella, la cui unica arma per cercare di contenere la protesta della cittadinanza è evidentemente far finta che il progetto non esista e che nessuno sappia nulla. Nel corso dei mesi questo meccanismo è risultato man mano sempre più evidente: nessuno o pochissimo spazio su giornali, radio e TV nonostante il montare della protesta; volantini e striscioni del Comitato che scompaiono da muri e bacheche nel giro di 24h con continue identificazioni da parte della DIGOS; interrogazioni comunali sul Comando alle quali non viene data risposta (come quella presentata dai consiglieri Bundu e Palagi lo scorso novembre) e totale assenza del tema nel dibattito del Consiglio comunale, nonostante la portata dell’operazione. Ricordiamo infatti che il progetto su Rovezzano è quello di installare il Comando NATO più grande di tutto il Sud Europa!

Per questi motivi facciamo appello alla cittadinanza, alle associazioni, ai partiti e alle organizzazioni del territorio, ai singoli cittadini, ai lavoratori, agli studenti ed esponenti dei sindacati e della società civile ad opporsi all’installazione del Comando NATO e invitiamo tutti a partecipare al presidio del prossimo 17 febbraio alle ore 17:00 davanti alla Caserma Predieri.

Il presidio sarà solo l’ultima delle iniziative organizzate dal Comitato dalla scorsa estate e che continueranno nelle prossime settimane con un lavoro specifico sul territorio e di coordinamento con le altre realtà che si oppongono alle ingerenze della NATO nel nostro paese. Continueremo quindi con i volantinaggi nei quartieri, banchetti informativi, iniziative, vigilanza e informazione sui lavori (che ci risultano essere già in corso, nonostante quello che dice il sindaco…), coinvolgimento degli abitanti di Rovezzano e non solo.

A questo fine approfitteremo anche della campagna elettorale in corso per le prossime amministrative del Comune di Firenze perché riteniamo che un tema del genere non possa essere eluso da chi si candida per governare questa città.

Dunque, iniziamo con il chiedere a tutti i partiti in corsa e ai candidati sindaco come si schierano su questo progetto. Il 17 febbraio invitiamo anche loro al presidio davanti alla caserma così da confrontarsi con i cittadini a cui chiederanno il voto per le amministrative di giugno.

NO alla NATO!

NO alla guerra!

NO alle spese militari a discapito dei servizi pubblici e per la messa in sicurezza dei territori!

Comitato NO Comando NATO, né a Firenze né altrove

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Redazione

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