Sciopero nazionale a Roma: 10.000 in piazza contro il Governo Meloni

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Durante il pomeriggio di sabato 1 giugno un corteo di circa 10.000 persone ha attraversato la capitale. La manifestazione, partita da piazza Vittorio Emanuele II, ha visto la partecipazione di oltre 50 realtà politiche e sociali quali Potere al popolo, USB, Cambiare Rotta, Osa, Movimento migranti e rifugiati e molte altre.

Un sabato di certo non semplice. La città è stata infatti teatro di diversi eventi durante la giornata: dal comizio conclusivo della campagna elettorale di Fratelli d’Italia alla manifestazione “contro la guerra, contro le politiche classiste e contro il genocidio del popolo palestinese”. Fattore, quest’ultimo, che ha portato la questura a schierare circa 1000 agenti per le strade della capitale.

Foto di Ilaria Di Biagio

Come hanno dichiarato in una nota gli organizzatori dello sciopero: “Le due manifestazioni del 1 giugno sono qualcosa in più di due piazze contrapposte – riporta la Dire – sono due idee di Paese diverso. A piazza del Popolo, con Meloni, il Paese delle banche, dei grandi costruttori e dei balneari, degli antiabortisti, di Piantedosi, delle imprese delle armi, degli amici di Netanhyahu e dei complici del genocidio in Palestina. A piazza Vittorio il Paese di Angela che non riesce più a pagare alla banca il mutuo variabile, di Peppe che vuole che i miliardi stanziati vengano usati per gli interessi delle popolazioni di Calabria e Sicilia, di Marica, lavoratrice da anni presso un lido, sempre con salario da fame e zero giorni di riposo, di Rossella che ha abortito e non si sente in colpa e non vuole l’Inquisizione nei consultori, di Lorenzo studente ucciso in alternanza scuola-lavoro, di Soumaila che lavora nei campi e si batte per un contratto regolare e un salario minimo di 10 euro l’ora”.

La piattaforma dello sciopero dunque conteneva al suo interno molteplici rivendicazioni. Dai salari da fame allo sfruttamento, dalla necessità di adottare il salario minimo all’autoritarismo del governo meloni.

Verso le 17.30 in Via Vicenza, nei pressi della stazione Termini, hanno avuto luogo degli scontri tra la componente studentesca e le forze dell’ordine. Momenti di tensione che sono culminati nel lancio di lacrimogeni da parte della Digos per disperdere la folla.

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