Manifestazione regionale in difesa della sanità pubblica, per le assu

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Sabato 19 ottobre ore 15.00 a Firenze via Cavour, 1 di fronte alla Regione Toscana

Manifestazione regionale in difesa della sanità pubblica, per le assunzioni! Contro la vergogna delle liste d’attesa!

Il Coordinamento Regionale Toscano “Salute- Ambiente-Sanità”, ha promosso dal mese di maggio una Campagna di informazione e denuncia sulla gravità della situazione su liste di attesa e assunzioni. ASSUNZIONI e prestazioni di PREVENZIONE e CURA convivono l’uno con l’altro, l’uno PER l’altro. I tempi estenuanti delle liste d’attesa, oltre ai tempi delle risposte e dei relativi costi (ticket), la mancanza di continuità delle visite di controllo, costituiscono un incentivo a rivolgersi alla sanità privata, e insopportabile è diventata la distanza delle prestazioni offerte (a molti km), quando la Costituzione (art.32) tutela la salute come diritto fondamentale e garantisce cure gratuite. Nella legge dibilancio 2019, era inserito il‘Piano Nazionale Governativo Liste d’Attesa’ per il triennio 2019-2021 in cui erano dettate linee guida per la gestione e la funzionalità delle prenotazioni, con tempi massimi di attesa e lo stanziamento di un investimento di 350 milioni di €. Risorse impiegate in buona parte, per finanziare strutture private convenzionate, soluzioni tappabuchi rispetto alle gravi mancanze del Servizio Sanitario Nazionale, e per la riorganizzazione dei Cup esternalizzati on-line, senza venire finalizzate al reale miglioramento della sanità che necessita di urgenti assunzioni stabili, posti letto e investimenti nella sanità preventiva e territoriale. Con la campagna abbiamo voluto dare visibilità al problema “liste di attesa” fornendo strumenti utili per contrastare il meccanismo di infinita attesa, mantenuto anche grazie a disinformazione, disorientamento e scoraggiamento verso utenti e pazienti. I cittadini avvertono quotidianamente sulla propria pelle i

cambiamenti negativi di questo sistema, si lamentano, si irritano, esigendo risposte da chi non riesce a soddisfarle e i modi di difendersi si manifestano nelle forme più diverse, incalzati dai media e da campagne denigratorie. Gli operatori hanno il diritto di pretendere a lavorare con organici adeguati, in condizioni più umane per non essere nei confronti del malato il capro espiatorio verso cui riversare la rabbia per un’assistenza inadeguata alle loro esigenze. Gli ultimi episodi di aggressione ai sanitari, dimostrano che nessuna soluzione proposta a livello locale, regionale o nazionale, sull’abbattimento delle liste d’attesa e sullo scempio nel servizio pubblico può essere considerata ‘seria’ senza l’assunzione di personale. La carenza di sanitari professionali, più volte denunciata, è la CAUSA principale di quanto accade; ancora una volta le soluzioni passano attraverso leggi, decreti e proposte repressive e intimidatorie, militarizzando gli ospedali sino ad arrivare a una sorta di ‘Daspo’ con la sospensione delle cure per 3 anni a chi ha aggredito medici e infermieri. Legittimando, con atto legislativo, la negazione del diritto alla cura. Non dobbiamo cadere nella trappola che vuole mettere gli uni contro gli altri, alimentando odio e aggressività, ma dobbiamo recuperare la solidarietà che esisteva tra sanitari e pazienti. Quel legame da cui non si può prescindere per lottare in difesa della sanità pubblica, universale e garantita, contrastando l’attuale processo di privatizzazione. Solo da un’azione collettiva e organizzata può nascere la forza in grado di trovare le giuste soluzioni.

PER la difesa della salute e della sanità pubblica, di un ambiente salubre,

PER garantire prevenzione e diritto alla cura,

PER una sanità universale, solidale e unica sul territorio nazionale contro scellerati progetti di autonomia differenziata,

PER assunzioni in difesa delle condizioni di vita e di lavoro degli operatori sanitari.

CONTATTI: coordinamentotoscanosas@gmail.com https//www.facebook.com/groups/crtsas

 

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