Milano. Finanziarizzazione e comunicazione, l’incontro con Lucia Tozzi a Firenze

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Venerdì 7 febbraio alle 18:00, alla Casa del Popolo di San Niccolò, si terrà il secondo appuntamento del ciclo “Cosa accade nelle città?”. L’incontro sarà dedicato a Milano e sarà una conversazione con Lucia Tozzi, autrice de L’invenzione di Milano. Il dibattito affronterà il tema della conquista delle città da parte dei fondi finanziari e del ruolo determinante della comunicazione e del marketing in queste operazioni di speculazione urbana.

Milano si trova al centro di un ciclone giudiziario che ha portato al rinvio a giudizio di otto persone tra amministratori e costruttori. Contemporaneamente, a Roma, si discute una legge, la “Salvamilano”, che sembra utile più a proteggere speculatori e operazioni finanziarie che a sanare le problematiche urbanistiche della città.

La Camera dei Deputati ha approvato una norma che rischia di compromettere l’urbanistica non solo milanese, ma anche l’intero sistema di governo delle città italiane. Molti tra urbanisti, accademici, cittadini e amministratori pubblici temono, a ragione, che la legge possa aggravare le disuguaglianze urbane e rendere le città meno vivibili.

Negli ultimi dieci anni, Milano ha visto una progressiva trasformazione del tessuto urbano attraverso pratiche che hanno eluso la normale regolamentazione urbanistica. La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), utilizzata solitamente per piccole modifiche edilizie, è stata impiegata per la demolizione e la ricostruzione di interi edifici, garantendo agli investitori vantaggi fiscali e snellimento burocratico.

Questi interventi, portati avanti senza una visione urbanistica complessiva, hanno dato luogo a un’espansione incontrollata, con la costruzione di grattacieli e nuovi edifici in quartieri già congestionati. Il tutto è avvenuto attraverso accordi siglati privatamente tra imprese e funzionari comunali, senza passare per la giunta e senza un dibattito pubblico.

Questa gestione ha portato a un modello di “rigenerazione fai-da-te”, che ha aumentato l’appetito degli investitori, ma ha ridotto gli oneri di urbanizzazione, privando la città di risorse utili per il miglioramento della qualità della vita.

Le trasformazioni urbane di Milano non sono passate inosservate: le denunce e le segnalazioni dei cittadini hanno portato la magistratura ad aprire diverse inchieste. Attualmente, sono circa dieci le indagini in corso, ma si contano almeno 180 progetti urbanistici con caratteristiche simili.

Uno di questi, il caso della Torre Milano di via Stresa, ha portato al rinvio a giudizio di otto persone tra imprenditori, tecnici e funzionari comunali. La reazione della politica locale è stata immediata: il centrosinistra, che governa la città, sta spingendo affinché il Senato approvi rapidamente la legge Salvamilano.

Lucia Tozzi con il libro L’invenzione di Milano, è stata la prima a raccontare una città molto lontana da quella che il marketing urbano e l’informazione mainstream ci raccontava, una città in cui non c’è più spazio per la lotta sociale e la rivendicazione dei diritti economici e politici. Una città in cui si scrive rigenerazione urbana ma si legge disuguaglianza.

Eventi e progetti finanziati con bandi europei sono serviti a costruire l’immagine di una Milano cool, mentre la realtà era ed è ben diversa. La città è in mano ai grandi investitori, il marketing prevale sulla cultura e il branding urbano si sostituisce a una vera politica pubblica.

L’attuale modello urbanistico, secondo Lucia Tozzi, si fonda su una deregulation mascherata da efficientismo, che lascia alla collettività gli oneri di una città sempre più inaccessibile. Milano si conferma così il laboratorio avanzato di una trasformazione che rischia di essere replicata in altre città italiane, con effetti devastanti per il tessuto sociale e la qualità della vita dei suoi abitanti.

L’incontro del 7 febbraio sarà quindi un’occasione importante per parlare di tutto questo e per comprendere il futuro che attende le nostre città.

 

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