16 febbraio in via Mariti. Noi ci siamo!

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Basta morti sul lavoro! Facciamoci un parco! E poi i nomi dei 5 operai morti sotto il crollo del cantiere Esselunga di via Mariti un anno fa; queste le parole  scandite nel corso del presidio che nel pomeriggio di domenica 16 febbraio 2025 ha animato il quartiere. Si sono alternati interventi di sindacati di base e voci di varie parti del movimento fiorentino, ma anche la testimonianza del Comitato 29 giugno di Viareggio, che dal 2009 si batte per verità e giustizia per le 32 vittime del disastro ferroviario.

Nata negli anni ’60, tra Rifredi e Novoli, quella parte di città è una delle più cementificate, appesantita da arterie stradali di grande traffico e centri commerciali, e mancante di spazi pubblici e soprattutto di verde. Proprio il verde pubblico è stata la richiesta che gli abitanti hanno fatto fin da quando l’edificio dell’Ex Panificio militare era ancora in piedi, e hanno ribadito con ancora più forza dopo che l’edificio era stato abbattuto con il progetto, sponsorizzato dal Comune, di far costruire un ulteriore mole di 75.000 metri cubi di cemento, per realizzare 250 appartamenti, garage sotterranei e via andando.

Quel progetto è stato affossato proprio dalla forte reazione di chi dentro e fuori Palazzo Vecchio si era opposto, oltre che dalle eccessive scorciatoie che l’amministrazione aveva creduto di poter prendere e che invece sono state puntualmente individuate e denunciate dal comitato ex Panificio militare e dalle opposizioni di sinistra in Consiglio.

Dopo anni di stallo, Esselunga si è aggiudicata l’acquisto dell’area, ma gli ci sono voluti ben 8 anni prima che i lavori potessero partire. E allora la fretta di aprire gli 8.000 metri quadrati di centro commerciale, la rincorsa sfrenata al profitto, soprattutto il sistema scellerato dei subappalti concorrono all’esito finale: uno dei peggiori incidenti sul lavoro degli ultimi anni.

Il quartiere deve essere risarcito da scelte urbanistiche che finora lo hanno penalizzato. Non altro cemento, ma un parco, che possa essere goduto da chi lo ha da sempre richiesto. Questo faccia il Comune, e non si limiti, come ha fatto, a apporre una targa in ricordo di lavoratori sulla cui morte ancora si aspetta che si faccia piena luce e si ottenga giustizia.

Il Comitato 16 febbraio c’è, e farà tutto il necessario perché il parco venga realizzato.

 

Per una ricostruzione puntuale ma sintetica della storia dell’area dell’ex Panificio militare di via Mariti, qui il podcast di Controradio al minuto 2.10

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Ornella De Zordo

Ornella De Zordo, già docente di letteratura inglese all'Università di Firenze, e attiva per anni nei movimenti, è stata eletta due volte in Consiglio comunale - dal 2004 al 2014 - per la lista di cittadinanza 'perUnaltracittà', portando dentro il palazzo le istanze delle realtà insorgenti e delle vertenze antiliberiste attive sul territorio. Finito il secondo mandato di consigliera di opposizione ai sindaci Domenici e Renzi, prosegue con l'attività di perUnaltracittà trasformato in Laboratorio politico, della cui rivista on line La Città invisibile è direttrice editoriale.

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