L’Arno, la darsena e il Governatore-siluro

Il programma elettorale del Governatore prevedeva, tra le innumerevoli grandi opere, anche una Darsena Europa: una nuova darsena in Arno, all’altezza del viale Europa (da cui il nome dell’opera), con tanto di molo attrezzato per i tuffi. La promessa gli valse non pochi voti dei pescatori che, da anni, lucravano sull’abbondanza dei succulenti pesci tropicali introdotti in Arno.

Quando la darsena entrò in funzione, fu presa d’assalto. Barchini, canoe, canne da pesca e reti, tuffi e bagni di sole: fu un brulichìo di attività. Il sindaco vi aveva posizionato anche una batteria di cessi chimici. E, naturalmente, i lampioni intelligenti. Divenne un hub della vita di fiume.

Un giorno un pescatore di Bellariva tirò a riva un pesce a strisce bianco-rosse, lungo due metri. «Un siluro gigante», pensò.

Si sbagliava, si trattava invece di un umano. E che umano: era il Governatore in persona di ritorno da una missione segreta verso Arezzo, con pinne e mascherina.

Ai giornalisti, accorsi a frotte sulle agili moto d’acqua, disse: «Volevo controllare se, da Montevarchi in su, filtrano a norma di legge le acque reflue. Missione compiuta! La prossima volta – sussurra – risalirò la Sieve, ma non vi dirò né dove né quando».

Sconfortato, il pescatore, pensò: «Non mi ha nemmeno offerto una copia del suo libro. La prossima volta credo che lo ributterò in Arno».

*Atena Poliade