Stiamo vivendo una serie di disastri: ambientale, sanitario, economico, sociale e non ultimo, culturale.
Quando tutto questo sarà passato, passerà inevitabilmente, ci sarà da affrontare uno degli effetti a lungo termine dei quali si parla meno: la diffidenza, la sensazione di essere circondati da possibili contagiatori.
In questi anni purtroppo la politica ha alimentato in maniera cinica e insensata la paura dell’altro, ma l’altro ormai è percepito come sempre più vicino: quello che corre senza mascherina, la signora col naso fuori al supermercato, il bambino del quarto piano che vuole prendere l’ascensore con noi.
Osserviamo le regole di profilassi, ma cerchiamo di non farci prendere dal panico, usciremo da questo periodo con moltissimi problemi, cerchiamo di non uscirne completamente paranoici e asociali, cerchiamo di uscirne come comunità.
Questo è solo un piccolo ripasso che vuole invitare alla razionalità di comportamento e alla convivenza.
Si può fare!
Redazione
Ultimi post di Redazione (vedi tutti)
- Critica al capitalismo digitale. Per Gilberto Pierazzuoli | 26 aprile, ore 17,30 - 16 Aprile 2024
- Whistleblower, quinto appuntamento del laboratorio di mediattivismo - 9 Aprile 2024
- Stop alla cooperazione con Israele, lettera-appello di 200 docenti, ricercatori e dipendenti dell’Università di Firenze - 9 Aprile 2024