Con viva soddisfazione apprendiamo il blocco della costruzione del maxi Campeggio di Nave a Rovezzano.
Il Comune di Firenze ha emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori mentre l’assessore Bettarini motiva l’atto per le presunte irregolarità commesse dai responsabili dei lavori.
Finalmente il Comune sembra essersi risvegliato dal sonno che con sempre maggiore frequenza intorpidisce i sensi dell’apparato amministrativo locale, annebbia le politiche e paralizza i dispositivi di controllo.
Malattia o insipienza politica e amministrativa delle giunte di centro sinistra che ormai, da troppi anni, hanno abbandonato la cura del bene comune?
Non è un caso essere arrivati alla sospensione dei lavori, che forse non andavano proprio autorizzati.
È da anni che i cittadini, il nostro Comitato San Salvi chi può, le opposizioni sia in Consiglio Comunale che in quello Regionale denunciano con vigore l’occupazione manu militari di un considerevole tratto della sponda destra dell’Arno, all’altezza del vecchio Mulino di San Michele a Rovezzano, per costruirvi questo maxi campeggio, vera e propria ipertrofica cittadella del turismo in riva d’Arno. Il campeggio è insostenibile sul piano ambientale, estremamente gravoso il suo carico urbanistico, molto pericoloso sotto l’aspetto del rischio idrogeologico.
Da anni il Comune è sollecitato a chiarire le motivazioni di queste concessioni, di queste scelte che si ritorcono, come al solito, contro gli interessi della collettività e che di fatto prevedono la privatizzazione di un tratto cospicuo dell’Arno, in corrispondenza del Lungarno Generale della Chiesa. Miserabili le compensazioni ottenute!
A chi giova tutto ciò?
I cittadini lo avevano capito fin dall’inizio, si sono subito sentiti danneggiati a tal punto che un giornale locale nel 2013 titolava “Abitanti infuriati: troppe incognite, vogliamo vedere il progetto”, mentre il nostro comitato, sempre nello stesso anno, denunciava il conseguente consumo di suolo, la distruzione di una pregiata area Agricola e la compromissione del Parco dell’Arno e dei suoi affluenti.
Sfrontatamente indifferenti alle sollecitazioni provenienti dalla città, sia l’amministrazione Renzi (ricordate la storia farlocca del piano a volumi zero?) che l’amministrazione Nardella, hanno avallato il trasferimento del campeggio dal Piazzale Michelangelo a Rovezzano, moltiplicandone capienza e capacità ricettiva.
Il campeggio va così ad occupare una superficie di “7 ettari con 450 piazzole per tende, camper e roulotte, due piscine, ristorante con terrazza da 1.600 metri quadrati, campo da calcetto e pallavolo, un parcheggio auto da 200 posti, supermercato…” (La Repubblica del 18/3/2016).
Riteniamo che questa trasformazione urbanistica, estremamente pesante nella sua dimensione e nella sua concentrazione di funzioni, debba essere riconsiderata e rimessa in discussione non solo alla luce delle irregolarità amministrative che potrebbero emergere dalla “verifica di congruità” che il Comune vorrà predisporre, ma anche alla luce della richiesta di chiarezza che emerge con forza dalla città.
*Comitato San Salvi chi può
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