Pistoia, la città dell’urbanistica maltrattata: una lettera aperta

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In occasione della manifestazione “Leggere la città” che si svolge in questi giorni a Pistoia, il nostro Coordinamento indirizza ai Relatori e ai Cittadini una lettera aperta con cui cerca di definire, al di là delle fumose dichiarazioni di principio di questa amministrazione, i termini reali del dibattito sulla gestione della città e le contraddizioni emerse nel corso di questi anni.

“I contributi che ciascuno di voi porterà negli incontri del 6 – 9 aprile saranno certamente stimolanti, al fine di definire quali potranno essere o meno i riferimenti realmente utili per leggere e per pensare la Città e il suo futuro. Il dialogo si costruisce con la partecipazione della popolazione alle scelte che condizionano il presente e il futuro della città, le sue funzioni, il suo rapporto con le risorse, con i beni comuni, con la qualità della vita e con coloro i quali la città la vivono e la “leggono” ogni giorno.

A Pistoia da tempo è in atto solo una parodia del dialogo: il percorso partecipativo sulle funzioni dell’ex O.P. Ville Sbertoli è ampiamente negato da un’amministrazione che ne avalla la vendita e la destinazione a strutture turistico ricettive e residenze di lusso; il recupero dell’area dell’ex Ceppo ha visto coinvolti i cittadini solo nella definizione delle funzioni della Casa della città, mentre gran parte dell’area viene destinata anche qui a residenze di pregio, alberghi, attività commerciali avallando anche la vendita del prezioso Convento di Santa Maria delle Grazie e del Padiglione Lazzereschi.

Ci chiediamo quindi come sia conciliabile con visioni di politiche sui Beni Comuni il Piano delle alienazioni promosso dal Comune che si disfa di preziosi complessi storico architettonici e svende il patrimonio pubblico, come si possano favorire tutte le politiche liquidatorie conseguenti al duplice errore della costruzione del nuovo ospedale e dell’alterazione dell’Ospedale del Ceppo, con tutte le ricadute urbanistiche compromissorie conseguenti.

Quello che certamente possiamo dire è che l’auspicata “Città del Dialogo” non ha nulla a che vedere con le politiche del Comune di Pistoia che in questi anni di amministrazione non si è distinta né per dialogo, né per capacità di ascolto della città.

Per far conoscere la nostra “lettura” della città segnaliamo alcuni articoli pubblicati sul sito www.perunaltracittà.org nella rubrica “Pistoia, l’altra faccia della Piana”. Molti i temi irrisolti: l’area ex ­Breda, l’attuazione di un piano d’autore per il centro storico, il nuovo ospedale costruito in project financing, il recupero dello storico Ospedale del Ceppo – in appetita posizione centrale –, l’abbraccio velenoso dei vivai alla città, l’area delle ville Sbertoli già destinate a ospedale psichiatrico. Cittadini e comitati studiano con attenzione la gestione e il governo della città. Nessuno si senta fuori osservazione.

L’AREA EX BREDA DI PISTOIA: UNA LACERAZIONE IRRISOLTA NEL CUORE DELLA CITTA’
La vicenda del recupero delle aree delle Officine Breda a Pistoia attraversa e condiziona
pesantemente gli ultimi cinquant’anni di storia della città. Come è noto, l’area di circa 20 ettari, posta a ridosso del lato meridionale ……

IL NUOVO OSPEDALE DI PISTOIA: UN GIGANTE D’ARGILLA
Un ospedale costruito in fretta e furia e a debito: un costruttore privato gestirà per 19 anni i servizi non sanitari incassando miliardi dalla ASL, cioè da tutti noi. Un gigante d’argilla! ……..

IL RECUPERO DI UN’AREA INDEBITATA: L’EX OSPEDALE DEL CEPPO A PISTOIA
L’intervento di recupero, in un luogo di alto valore storico e monumentale, ben collegato alla città, rischia di trasformarsi in un’operazione di mera ragioneria immobiliare: in questa straordinaria occasione di rinnovo urbano, Regione e ASL devono “fare cassa” alla ricerca dei 18 milioni che quest’ultima si è impegnata a versare per compensare la follia del nuovo ospedale………

EX CEPPO A PISTOIA: ALIENAZIONI MASCHERATE DA PIANO DI RECUPERO 
A Pistoia, nell’anno della Capitale italiana della cultura, sono previste importanti e numerose trasformazioni della città. Esse segnano però una preoccupante regressione rispetto alle aspettative che sono state alimentate proprio con l’assegnazione di questo importante riconoscimento. Facciamo riferimento al recupero dell’ex Ospedale del Ceppo ……….

AREA EX PALLAVICINI A PISTOIA: LA VERSIONE DEI COMITATI
Pertanto inducono in errore le affermazioni della Giunta e dei suoi sodali rispetto alla riduzione del consumo di suolo e al taglio della edificazione che sarebbe attuato. A fronte di nessuna previsione edificatoria attuale, con questa variante si costruiscono edifici per una Superficie Utile Lorda (SUL*) di 6.202 mq., di cui ben 4.800 mq. sono destinati a superficie commerciale di vendita………….

L’URBANISTICA CONTRATTATA DELL’AREA EX PALLAVICINI A PISTOIA
Il coordinamento “Città Insieme” – A.B.C. e il Comitato Ex Area Pallavicini ritengono, ad un’attenta analisi degli atti adottati dall’Amministrazione Bertinelli, che la progettazione dell’Area ex Pallavicini, che a Pistoia ha già suscitato molte e diffuse perplessità, sia attuata in maniera impropria, contraddittoria e in presenza di una carenza del controllo pubblico delle trasformazioni previste…………..

PIANO DELLA MOBILITÀ DI PISTOIA: CAMBIARE IN MEGLIO SI PUÒ E SI DEVE
Il progetto presentato non consente di verificare l’effettiva sostenibilità del Piano, ossia se con l’applicazione delle azioni previste si attui un reale miglioramento della qualità dell’aria attraverso una riduzione delle emissioni in atmosfera. Infatti non è previsto il confronto tra la concentrazione degli inquinanti prima dell’applicazione del piano e durante/dopo la sua applicazione. La rilevazione non è prevista, perché non esiste una rete di centraline che possano fornire i dati delle sostanze pericolose presenti, non è possibile quindi verificare se gli obiettivi del PUMS di risanamento e tutela della qualità dell’aria siano raggiunti. Questa negligenza del Piano è molto pericolosa perché mina alla base proprio il concetto stesso di sostenibilità delle azioni proposte e contravviene alle Linee Guida Europee del 2013 laddove raccomandano di mettere al centro dei PUMS le persone, la qualità della vita, la salute dei cittadini……

I contributi degli illustri ospiti riusciranno a rompere il muro di omertà su queste questioni essenziali per il futuro della Città, o tutto il convegno servirà a mistificare ulteriormente sia il dialogo che le scelte essenziali per il prossimo futuro della Città e di tutto il comprensorio pistoiese?”

Comitato Cittadini Centro Storico
Comitato Commercianti Centro Storico
Comitato S. Alessio Verde
Comitato Area ex Pallavicini
Comitato Pontenuovo
Comitato Canapale
Comitato Viale Adua
Comitato per il verde pubblico PtO
Comitato per la sicurezza delle valli delle Buri
Associazione ABC
Viva la Porrettana viva
Comitato San Rocco

*Coordinamento Comitati “Città Insieme” – A.B.C. Pistoia

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Coordinamento Città Insieme A.B.C. Pistoia

Città insieme e A.B.C. (Alleanza Beni Comuni) è un coordinamento di comitati e associazioni pistoiesi, nasce dalla consapevolezza che ogni singolo problema affrontato su base locale può essere ricomposto e superato in una visione integrata che comprenda l’intera città, superando la sindrome NIMBY (Not In My Back Yard ossia "Non nel mio cortile"), strumentalizzata da chi intende delegittimare i comitati per amministrare senza la partecipazione dei cittadini.

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