Suicida a Pistoia, istituzioni indifferenti. Ma era un migrante

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Nei giorni scorsi a Pistoia, un giovane migrante del Ghana si è impiccato in uno degli stabili dell’ex Breda, area industriale ormai abbandonata, malamente e parzialmente recuperata. L’indifferenza e l’odio, diffusi da questa politica razzista, alimentano un forte senso di abbandono e di disperazione nelle persone più fragili che andrebbero accolte e salvate.

Il video che presentiamo cerca di rendere giustizia alla morte di Saleem, uomo solo e scoraggiato mentre tutt’attorno la città si appresta, ipocritamente e cinicamente, a festeggiare il Natale, a celebrare il rito consumistico dello scambio dei doni.

L’amministrazione comunale di centro destra si fa notare per l’assenza di qualsiasi iniziativa di accoglienza e di mitigazione del disagio dei più deboli, dei più poveri, degli esclusi, si distingue solo per l’imposizione ideologica del presepe nelle scuole, quale simbolo di “identità culturale e religiosa” messa a repentaglio, secondo loro, dai nuovi abitanti della nostra città.

Ingenti investimenti sono stati stanziati per moltiplicare l’installazione di centinaia di telecamere ad alta risoluzione e agli infrarossi, collegate con i vari centri di polizia, in una città che è sempre stata tra le più sicure d’Italia e che non avrebbe avuto bisogno di questo dispendio di denaro pubblico. Ma tant’è, ciò che conta è la percezione del pericolo da parte di cittadini impauriti, incattiviti da tanta propaganda securitaria che semina rancore a palate.

La realtà ormai è antiquata, ciò che conta sono le derive emotive, le percezioni fantasiose costruite ad arte, che la destra sollecita e asseconda, impegnata come non mai in una campagna elettorale senza fine, mentre sarebbe necessaria una buona e giusta azione di governo locale e centrale, che sinora è stata assente.

Altro fiore all’occhiello di questa amministrazione, che latita i problemi reali della città, è il “Regolamento per la valorizzazione e per la tutela delle aree urbane meritevoli di particolare protezione”, con il quale si eseguono brillanti operazioni di polizia nei confronti di semplici parcheggiatori abusivi, di commercianti improvvisati, con il quale si può comminare il Daspo urbano a “indecorosi” mendicanti che “avvelenano” la vita di questa improbabile città cartolina, che tutto rimuove e che tutto nasconde.

Niente da dire sulle ferite ancora aperte nel tessuto cittadino? L’area ex Breda, le Ville Sbertoli, l’area dell’ex Ospedale del Ceppo, la miserabile svendita del patrimonio pubblico, l’indiscriminato uso di pesticidi che appestano l’aria e le acque del nostro territorio, la indisponibilità di un patrimonio abitativo pubblico, la mancanza di un serio piano della mobilità, sono questioni che l’attuale amministrazione, complice la precedente, non vuole o non è in grado di affrontare e continuano a marcire sotto gli occhi di tutti.

Saleem, che ora bussa alle porte del paradiso, era proprio uno di questi “famigerati” parcheggiatori abusivi, tanto pericolosi da dover essere perseguitati, telecontrollati, allontanati con il Daspo urbano.

Saleem non ce l’ha fatta. Si è ammazzato proprio nell’area ex Breda, uno dei simboli della tragedia di questa città.

*Assemblea antirazzista antifascista – Vicofaro/Pistoia
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