Siamo tutti felici che Matteo Salvini non sia più Ministro dell’Interno.
Si tratta però di una soddisfazione del tutto parziale, visto che il nuovo governo PD 5 Stelle sarà un governo “né di destra né di sinistra”, come si è subito affrettato a dichiarare il suo maggiore azionista, e quindi di destra, dando continuità a quella tradizione liberista che è al centro delle politiche sia del PD che dei 5 stelle.
Serve allora, subito, una forte opposizione sociale che dal basso sia capace di unire tutte quelle forze e quelle lotte – per il lavoro, i diritti, l’ambiente, contro le grandi opere – capace di una visione del mondo in cui viviamo alternativa all’attuale sistema finanziario- economico-politico che sta distruggendo il nostro pianeta e le nostre vite.
Noi ci siamo, e vorremmo care lettrici e cari lettori, costruire questa opposizione insieme a voi. Ci contiamo!

perUnaltracittà

Leggo questa rivista sempre con passione. Trovo questo editoriale un po’ superficiale: ma l’avete letto il programma di massima? Poi sarà disatteso in larga parte, ma lo trovo decisamente più a sinistra rispetto a quanto visto e sentito da parecchi anni. Se poi vogliamo rifugiarci nell’utopia di un governo di domani a trazione davvero di sinistra a tutto vapore facciamolo pure, ma il panorama attuale consiste di:
– popolo scientemente ridotto all’ignoranza con la sistematica demolizione della pubblica istruzione, della tv pubblica e dell’informazione lottizzata;
– distruzione del tessuto produttivo (leggasi “la distruzione dell’Italia industriale” del compianto Luciano Gallino) e scomparsa non tanto della classe operaia ma della classe lavoratrice dipendente VERA, il cui ultimo atto è il Job Act.
Vado avanti? Pertanto possiamo aspettarci qualcosa più a sinistra?
Condivido quanto detto da Simone!
Più che un articolo mi sembra un proclama che ricalca slogan di recente memoria …
mi chiedo che senso ha affermare tutto questo quando lo scenario alternativo alla caduta di questo governo sappiamo bene quale sarebbe …
Come diceva il mitico Nanni: Continuiamo così. Facciamoci del male!