Dopo la pronta risposta di centinaia di persone, che in pochissimi giorni hanno sottoscritto l’istanza di referendum consultivo sul progetto di ‘Multiutility Toscana’; come movimenti e comitati dell’Osservatorio Ambientale di Prato rilanciamo un ultimo appello a consigliere e consiglieri del Comune di Prato, di fermarsi, di non avallare questa speculazione sui beni comuni in Borsa, diffidando decisioni avventate, che rischiano di espropriare la comunità di servizi e diritti essenziali.
Non c’è nessuna ragione concreta per archiviare in tempi impraticabili un provvedimento così dirimente per i bisogni della collettività; anzi, una sospensione del procedimento garantisce anche il rispetto delle istanze civiche e del regolamento comunale in termini di partecipazione.
Solo a queste condizioni sarà possibile valutare se l’accorpamento delle società di servizio – comprese quelle che operano in regime di monopolio naturale, come acqua e rifiuti -, sia un’operazione condivisa dalla cittadinanza o meno, data la mancanza di un vero mandato del corpo elettorale su un simile progetto, fino a poco fa assente dai programmi dell’amministrazione.
Perciò invitiamo i nostri e le nostre rappresentanti nell’istituzione locale ad ascoltare la cittadinanza e a permettere un’adeguata espressione sull’argomento mediante il referendum consultivo, senza scelte preclusive a colpi di maggioranza o con blitz peggiori di quelli riscontrati in questi ultimi giorni.
L’inadeguatezza di un’accelerazione così immotivata è riscontrabile anche dalla necessità di continue rettifiche, come quella pubblicata appena l’altro ieri in merito alla proposta di delibera.
Silenzio profondo della Giunta Biffoni in merito, nonostante l’estrema importanza della questione e le sollecitazioni nel dibattito pubblico, quasi come se certi affari non riguardassero la discussione democratica.
Su questo piano è sintomatica la farsa della ‘consultazione pubblica’ indetta in tutta fretta dalla stessa Amministrazione, a cui sono state destinate svariate osservazioni. Sarebbe davvero inammissibile che, prima della delibera, non arrivassero riscontri in merito; e nel caso siamo pronti a ricorrere nelle sedi opportune.
Del resto un simile trattamento dei processi democratici come mera formalità, rende evidente che l’interesse non sta nella rappresentanza e nella cura della comunità e nella sua partecipazione, ma altrove, negli affari anche di tipo speculativo.
Siamo di fronte ad un’operazione che non ottimizza i servizi, ma i profitti a danno della stessa utenza, come dimostrano i vertiginosi aumenti delle bollette di multiutilities analoghe, finora prese da esempio dall’Amministrazione in altre parti d’Italia. E’ del tutto evidente infatti che una società per azioni quotata in borsa abbia come scopo la massimizzazione del profitto e la remunerazione degli azionisti – anche a costo di risarcimenti in caso contrario –, finalità dunque agli antipodi dalla funzione sociale che dovrebbero svolgere i servizi pubblici.
Facciamo anche appello alla cittadinanza, a chi non ne può più di pagare bollette esose mentre aziende e multinazionali speculano sui bisogni essenziali facendo extra-profitti.
Ora è il momento di scendere in piazza e manifestare tutto il nostro dissenso, prima che sia troppo tardi.
Perciò insieme ad altre realtà critiche verso questo progetto si dà appuntamento lunedì alle ore 15.00 in piazza del Comune per un sit-in durante il Consiglio comunale.
Osservatorio Ambientale di Prato
Redazione
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