Leggere qualcosa di un autore giapponese vuol dire, oggi, leggere Murakami. Ma senza nulla togliere all’affermato autore, se si legge Matsumoto con Il dubbio, ci rendiamo conto di quanto il panorama giapponese di coloro che si dedicano alla scrittura noir in particolare sia vasto e interessante.
133 pagine. Qualcuno le può considerare poche, si leggono in mezza giornata. E in questo caso è proprio così: inizi a leggere il romanzo e ne rimani catturato fino all’ultima pagina. Molti gli ingredienti della narrazione: un capro espiatorio, un morto annegato, il ricco possidente e le polizze sulla vita che diventano prova per accreditare l’ipotesi di un crimine premeditato, un caso che sembra avere la soluzione a portata di mano, un giornalista che fa del vero e proprio linciaggio tramite il suo mestiere ed orienta, certo con bravura, l’opinione pubblica nella direzione da lui perseguita; al centro di tutto una donna con precedenti penali, che divengono non solo pregiudizi, ma elementi di colpevolezza e condanna, con addirittura un cognome che si pone contro di lei e i soprannomi che le vengono affibbiati dalla quasi totalità degli abitanti di T.: “ la demonessa”, “la donna più malvagia”, una donna che per il solo fatto di agire con sangue freddo ed astuzia è ritenuta colpevole di tutto il possibile.
In questa situazione assumere il ruolo di difensore diviene problematico e pertanto rifiutato dai più che non vogliono assolutamente vestire i panni dell’avvocato delle cause perse, per non dire dell’uso che viene fatto dell’unica prova e dell’unico testimone. Con assenza di prove oggettive e presenza di quelle solo indiziarie che divengono elementi di colpevolezza. Imparzialità ed obiettività, elementi che dovrebbero caratterizzare sia la professione di avvocato che quella di giornalista vengono messi in discussione. Non potevano mancare i riferimenti alla famosa mafia giapponese, la Yakuza. Un libro che sembra parlare alla società giapponese, ma in realtà è un vero e proprio monito generale, Giappone o meno.
Seicho Matsumoto, Il dubbio, Adelphi, Milano 2023, pp 133, euro 16
Edoardo Todaro
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