L’ultimo dossier Mare Monstrum, appena pubblicato da Legambiente, rivela 249 ecoreati in Toscana, ma la situazione si estende a livello nazionale con oltre 13.000 infrazioni lungo le coste italiane.
La Toscana si posiziona al settimo posto tra le regioni italiane per i reati ambientali connessi al mare inquinato. Nel 2022, secondo i dati presentati da Legambiente nel suo dossier “Mare Monstrum”, sono stati commessi 249 ecoreati lungo le coste toscane. Nonostante quasi 9.000 controlli effettuati, si registrano 287 persone denunciate ed arrestate e 78 sequestri. Questi dati sono il risultato di un’accurata analisi condotta dalle forze dell’ordine e dalle capitanerie di porto.
Il dossier di Legambiente analizza una serie di reati ambientali, tra cui inquinamento, abusivismo edilizio, cattiva gestione dei rifiuti, assalto al patrimonio ittico e alla biodiversità. A livello nazionale, nel 2022 sono state contestate 13.229 infrazioni lungo le coste italiane, pari a una media di 1,8 violazioni per ogni chilometro di costa.
La Toscana si colloca a metà classifica, superata da Campania, Puglia, Lazio, Calabria e Sicilia, regioni in cui la presenza delle organizzazioni criminali organizzate contribuisce ad aumentare la pressione dei reati ambientali.
Il dossier Mare Monstrum rivela la gravità della situazione lungo le coste italiane, con un numero complessivo di infrazioni preoccupante. Nel 2022, gli illeciti amministrativi sono aumentati del 24,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 8.499, mentre le sanzioni amministrative comminate sono state 8.935, con un incremento del 47,7%. Il valore economico dei sequestri supera i 385 milioni di euro.
È evidente che la tutela dei nostri mari e laghi non può più essere rimandata. È necessario agire con determinazione per contrastare il fenomeno dell’inquinamento marino e affrontare le cause alla radice. Solo attraverso un impegno concreto e coordinato tra istituzioni, forze dell’ordine, organizzazioni ambientaliste e cittadini sarà possibile ripristinare la salute dei nostri ecosistemi marini e costieri, garantendo un futuro sostenibile per le generazioni presenti e future.
Oltre ai dati preoccupanti del dossier Mare Monstrum, l’Italia è oggetto di quattro procedure d’infrazione da parte dell’Unione Europea, che hanno comportato una spesa di 142 milioni di euro.

Redazione

Ultimi post di Redazione (vedi tutti)
- 1° Maggio, fermiamo sfruttamento e guerra per una vita più bella - 29 Aprile 2025
- Fermiamo la strage degli omicidi sul lavoro per un primo maggio di protesta e lotta - 29 Aprile 2025
- Sostieni il nostro lavoro con il tuo 5×1000 - 29 Aprile 2025