Call to action #mondo convergenza: 8-15 settembre, Italia

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#MondoConvenienza è un emblema. L’emblema di un Mondo da cambiare. Lo sfruttamento di chi lavora, la truffa di chi consuma, l’insostenibilità ambientale di merci fatte per durare poco, il colonialismo che trasforma i lavoratori dell’est e del sud del mondo in schiavi moderni. E’ il sistema degli appalti, sono i contratti poveri da 6,80 euro lordi, le giornate di lavoro fissati intorno alle 12 ore, il caporalato 4.0, i contratti truffa, la qualità sempre più scadente della merce. E’ lo sfruttamento degli immigrati nella logistica e delle donne nei call-center. A chi conviene tutto questo?

Il massimo risparmio lo paghiamo noi, due volte: quando lavoriamo e quando consumiamo. I massimi profitti li fanno loro. Tanti, tantissimi.

Vincere la lotta in corso a Mondo Convenienza non cambierà il mondo, certo. E Mondo Convenienza, sicuramente, non ha nulla di così speciale nel suo essere emblema. Perché sfruttamento, colonialismo, patriarcato e disastro ecologico sono rintracciabili in qualche modo e misura in ogni filiera produttiva e dentro la storia di ogni merce.

Di “speciale” c’è uno sciopero che dura da tre mesi. Che ha affrontato manganellate, squadracce organizzate di caporali e crumiri, le piogge ed il caldo torrido. C’è una lotta che resiste e che in tre mesi ha viaggiato da nord a sud facendo arrivare i picchetti davanti ad altri cancelli. Perché se è vero che la paura è la brutta bestia che fa da guardia all’ingiustizia, è altrettanto vero che il coraggio di ribellarsi e la fiducia nel cambiamo a volte sanno essere incredibilmente contagiose.

#mondoconvergenza

La lotta continua perché non ha ancora vinto, è chiaro. Eppure per la prima volta, dopo dieci anni di scioperi sconfitti, l’invincibilità del “gigante” Mondo Convenienza è seriamente minacciata. Agosto è passato e al presidio di Campi Bisenzio si resiste ancora.

Il gigante lo sa e non sta a guardare. C’è una tenaglia che si prova a stringere intorno alla lotta. In questo ultimo mese chirurgicamente ha lavorato per disarticolare la forza dello sciopero a livello nazionale, praticando il vecchissimo “dividi et impera”. Contemporaneamente la burocrazia sindacale annuncia la vittoria e la conclusione della vertenza. Sulla base di cosa? Di nulla. Perché quando i manganelli non funzionano, provano ad attaccare la lotta anche così. Dicono che hai vinto per dire agli altri che non ha più senso lottare insieme a te. E anzi, che non hai più nessuna buona ragione per lottare. Non è così.

Mondo Convergenza è la nostra risposta. Semplicemente: convergere per vincere.

Dall’8 al 15 settembre facciamo appello a tutte le solidali, le vertenze lavorative e territoriali, i collettivi, le organizzazioni studentesche, i centri sociali, le associazioni, le forze sociali e politiche alternative a mobilitarsi a sostegno dei lavoratori in sciopero. L’obiettivo è portare lo sciopero dentro tutti i punti vendita di Mondo Convenienza. Vi chiediamo di prendere in mano volantini, megafoni, striscioni. Come già decine di volte i lavoratori di Campi hanno già fatto oppure accendendo la vostra creatività.

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Redazione

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