Settembre 2023: dallo Studentato Autogestito PDM – Firenze

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Oggi come Studentato Autogestito-PDM27, a seguito dello sgombero del nostro progetto e di conseguenza alla chiusura dell’unica aula studio sempre aperta in città, abbiamo deciso di occupare l’aula studio di Novoli per tenerla aperta anche nel fine settimana e rispondere alla necessità di tanti studenti e studentesse che, in vista della sessione di settembre, si ritrovano privati di spazi per studiare.
Come sempre l’obiettivo degli studenti che si autorganizzano è implementare e non intaccare i servizi presenti, in questo senso chiuderemo l’aula studio domenica alle 20, in modo da avere tempo di pulire la struttura affinché questa lunedì possa riaprire secondo l’orario prestabilito.
Da sempre aule studio e biblioteche attuano orari ridotti o chiudono completamente nel periodo estivo a ridosso della sessione di settembre, durante le vacanze invernali e nella pausa di pasqua ovvero in prossimità della sessione invernale e di quella di aprile, senza tenere conto dei bisogni degli studenti, che in quei periodi ne avrebbero maggior necessità e che si ritrovano privati di spazi studio, della possibilità di chiedere libri in prestito e di poterli consultare; senza contare chi per ragioni di lavoro o per seguire i tirocini si ritrova a studiare necessariamente il fine settimana.
Questo è solo uno dei tanti ostacoli concreti al perseguimento di un corso universitario, che come il caro libri, la mensa, i trasporti e l’alloggio rende frequentare l’università sempre più un privilegio di quei pochi, che avendo i mezzi economici, possono sopperire alle carenze del diritto allo studio.
Mentre Università, Azienda Regionale per il Diritto allo Studio e Regione non si fanno carico delle loro responsabilità, noi studenti e studentesse attraverso la nostra partecipazione attiva con lo Studentato Autogestito davamo risposta a molti di questi bisogni, mettendo a disposizione oltre all’alloggio, un’aula studio con connessione veloce sempre aperta, una biblioteca autogestita e organizzandoci e lottando per pretendere, come continueremo a fare, che siano gli enti con mezzi e disponibilità economica a dare a tutti e tutte la possibilità di studiare.
Si continua invece però a preferire affrontare problemi sociali come questo come questioni di ordine pubblico e criminalizzare chi lotta attivamente, come nel caso dello sgombero dello Studentato, in cui oltre alla denuncia per occupazione abusiva, ai ragazzi e alle ragazze trovati all’interno dello stabile sono stati notificati anche 5 fogli di via e 4 avvisi orali (presi in prestito dal Codice Antimafia), misure amministrative che non richiedono alcun grado di giudizio, basate sulla presunta “pericolosità sociale”. Queste misure repressive da un lato con i fogli di via esiliano completamente un individuo dalla città in cui studia e lavora, dall’altro con gli avvisi orali rimettono al giudizio arbitrario del questore, che nonostante l’assenza di specifiche del provvedimento, può stabilirne la violazione e attestare la reale pericolosità sociale di un individuo applicandogli la sorveglianza speciale, misura che prevede coprifuoco, divieto di riunione e controllo della mobilità. Queste sono tutte misure che vengono sempre più spesso utilizzate per colpire chi si organizza per migliorare la propria condizione e criminalizzare il dissenso tout court, che sia nei confronti dei sindacalisti del Sicobas di Prato in sciopero per richiedere migliori condizioni sul posto di lavoro o della studentessa torinese che contestava la presenza dei fascisti del FUAN nella propria facoltà, solo per citarne alcuni.
In tal senso, richiediamo una presa di posizione e un’assunzione di responsabilità da parte del Sindaco di Firenze, della rettrice UniFi e del presidente dell’ARDSU per gli studenti sgomberati e le misure repressive adottate contro chi di fatto denuncia questo stato di cose e si attiva in prima persona per cambiarlo.
Studentato Autogestito PDM – Firenze
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