Il 13 settembre, un confronto sull’informazione indipendente

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Il pretesto è stato l’uscita del numero 200 della rivista La Città invisibile. L’intento quello di mettere insieme alcune delle testate on line che fanno giornalismo indipendente e ragionare su come rafforzare reti e collaborazioni in modo che la diffusione di pensiero critico sia più efficace. In un momento in cui l’informazione in Italia (ma non solo) versa in pessime condizioni, tra i condizionamenti del pensiero unico che condiziona tutta la ‘grande stampa’ e non ammette alternative e le pressioni di forze economiche e finanziarie, c’è più che mai bisogno di voci indipendenti che raccontino fatti e vertenze e sollevino le coscienze per una trasformazione sociale.

Di tutto questo si è parlato nel corso dell’incontro pomeridiano dove, coordinate da Ornella De Zordo, si sono alternate le voci di Luca Rossomando, operatore culturale, giornalista e scrittore, redattore di Napoli Monitor, Matteo Bortolon, attivista che scrive di debito e finanza sul Manifesto e su La Fionda, Olivier Turquet coordinatore della redazione italiana di Pressenza, Cristiano Lucchi direttore di Fuori Binario, Francesca Conti direttrice responsabile de La Città invisibile.

13 settembre

E’ stato condiviso il bisogno di un’informazione alternativa, come anche la necessità di poter contare su risorse che permettano di fare inchieste sul campo, attivare corsi di formazione, rinnovare le piattaforme con media che possano arrivare alle giovani generazioni. Sono state lanciate alcune proposte pratiche, dalla formulazione di progetti per bandi di finanziamento, al crowdfunding per progetti specifici.

Importanti anche gli interventi dal pubblico che hanno sottolineato la necessità di intersezionalità e di maggiore professionalizzazione delle redazioni per consentire una migliore permeabilità verso l’esterno e quindi una maggiore diffusione.

A seguire la cena autoprodotta dalle attiviste e dagli attivisti de La Città invisibile: più di 90 persone hanno condiviso cibo, chiacchiere e ipotesi di collaborazione. Ci auguriamo che sia solo l’inizio di un percorso fruttuoso, al quale ci auguriamo vorrete partecipare.

La redazione de La Città invisibile

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