Per il noir nordico leggere Maj Sjowall e Per Wahloo è come avere a che fare, se prendiamo in esame gli autori italiani, non solo con Scerbanenco, ma direi di sicuro con De Angelis e i suoi scritti. Perché ciò che si legge, ovvero ciò di cui questi due autori scrivono, ha a che fare con il contesto socio politico-economico della società socialdemocratica svedese, e la critica che, attraverso il noir, ne viene fatta.
Maj Sjowall e Per Wahloo possono essere avvicinati anche a Markalis, in quanto l’indagine poliziesca è solo uno dei temi presi in considerazione relativamente ai vari aspetti della società. Da cosa prende spunto l’indagine dei due autori? Un cadavere riportato alla luce nel momento in cui vengono effettuati dei lavori di draganaggio in un lago. Il cadavere di una donna, nuda, strangolata, violentata. Un sovrintendente della polizia di stato, abile negli interrogatori; assillato dai pensieri di un matrimonio che sta virando verso la noia, depresso e che per distrarsi ha da comporre un “modellino” e che vive dentro di sé le3 principali caratteristiche di un poliziotto: testardaggine, razionalità e calma.
In definitiva gli assassini sono, in realtà, uomini uguali a tutti gli altri, forse più sfortunati ed emarginati; ed un poliziotto di provincia, che si sente frustrato per non riuscire a fare passi in avanti nelle indagini che gli competono.
Leggere questo noir ci aiuta a entrare in contatto con il noir finnico, e tra l’altro se il suggerimento arriva da Camilleri, non possiamo sottrarci dal leggerlo. Ma se posso dare un consiglio: leggete Per Wahloo, senza Sjowall, in Ripulite la piazza, decisamente attuale.
Maj Sjowall e Per Wahloo, Roseanna, Sellerio, Palermo 2005, pp. 315, euro 11
Edoardo Todaro
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