Il Comune di Bagno a Ripoli concede una palestra per la “ginnastica militare”. Il rifiuto di chi pensa che la filosofia della sopraffazione non può entrare a scuola

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Abbiamo notizia che l’Amministrazione Comunale di Bagno a Ripoli, su richiesta di un’associazione che pratica ‘la ginnastica militare’, ha concesso la palestra della scuola media ‘Redi’ per l’addestramento di giovani e adulti alla pratica della ‘ginnastica militare’. Il nostro Centro Studi ha sollecitato un’interrogazione al Sindaco per conoscere i motivi che hanno indotto l’amministrazione comunale a concedere l’uso della palestra per esercitazioni ispirate allo stile e all’educazione militare. Nella sua risposta il Sindaco si è stupito del fatto che ci potessero essere delle riserve di fronte ad un uso dei locali per una pratica del tutto innocua.

Per fortuna il Consiglio di Istituto della scuola ha bocciato la richiesta, sostenendo che il carattere militaresco di quella ginnastica non si addice alla formazione che deve essere impartita in un paese democratico.

A nostro modo di vedere, concedere l’uso delle strutture scolastiche, da parte dell’Amministrazione Comunale, per esercitare attività fisiche di carattere militare ai nostri studenti e ai cittadini volontari è assai riprovevole. Si tratta di una decisione che contrasta fortemente con il ruolo reale della funzione formativa che dovrebbe avere come scopo fondamentale la conoscenza e l’apprendimento razionale richiesti dalle trasformazioni sociali, economiche e politiche che caratterizzano il nostro tempo.

Rinunciare a prendere atto di questa non rinviabile esigenza vuol dire compromettere pesantemente il futuro delle nuove generazioni, rendendole impreparate a gestire le sfide e le necessità imposte dal nuovo ordine sociale. Quali vantaggi è lecito attendersi dalla ‘ginnastica militare’ per gestire l’innovazione tecnologica, la robotica, e la piena occupazione dei giovani? Quali indicazioni ne possono venire per contrastare la desertificazione della terra o per ridurre le sempre crescenti diseguaglianze?

La gigantesca conversione ecologica, il superamento degli egoismi nazionali, il carattere globale dell’inquinamento richiedono studio, ricerca e cognizioni che niente hanno a che fare con la ginnastica-addestramento militare che non valorizza lo spirito creativo della educazione attiva. L’unica che che contribuisca a formare l’individualità della persona e la sua identità, del tutto lontane dalla pedagogia militaresca e dispotica del “credere, obbedire e combattere” di ventennale memoria.

Non possiamo evitare di osservare come questa concessione dei locali della scuola da parte dell’amministrazione comunale abbia rappresentato un oltraggio per tutta l’opera di rinnovamento scolastico ed educativo attuata nelle nostre scuole dall’impegno del direttore didattico Trentanove, coadiuvato dall’amministrazione comunale e sostenuto dalla comunità del nostro comune.

Auspichiamo che questo nostro appello possa evitare di coltivare la stucchevole filosofia che fu propria del ventennio fascista: quella degli esercizi ginnici del sabato nelle piazze dei nostri paesi e degli alunni delle scuole elementari impegnati negli ‘addestramenti obbligatori’, sempre ogni sabato. Dovevamo, allora, essere pronti e forti per VINCERE LA GUERRA! Ed è stato invece il periodo più infame della nostra storia.

Centro Studi ‘Marcello Trentanove’

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Redazione

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1 commento su “Il Comune di Bagno a Ripoli concede una palestra per la “ginnastica militare”. Il rifiuto di chi pensa che la filosofia della sopraffazione non può entrare a scuola”

  1. Carmelo Capizzi

    Scusate ma la scuola redi e’ nel comune di Bagno a ripoli e l’amministrazione che ha concesso l’autorizzazione, nonostante il diniego della scuola, è quella di Bagno a Ripoli non Firenze.
    Invece Firenze precedentemente ha concesso l’autorizzazione a tale pratica in alcune scuole di Firenze ed a tal proposito c’è stata una interrogazione in consiglio comunale dei consiglieri Bundu e Palagi

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