Crollo al cantiere Esselunga, quando il profitto colpisce a morte

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Crolla una trave di cemento nel cantiere dell’Esselunga di Via Mariti a Firenze. Al momento il bilancio è di tre morti, tre feriti, alcuni dispersi.

Non serve attendere gli accertamenti, sacrosanti, del caso specifico, per capire che in Italia abbiamo un problema e che non è un problema nè risolto, né risolvibile con la proliferazione di ulteriori norme in materia di sicurezza sul lavoro. Né tanto meno valgono fantomatici discorsi sulla “cultura della sicurezza” che soffocano ormai inutilmente da anni il dibattito pubblico.

Ne abbiamo tantissime, di norme, di protocolli, di obblighi.

Mancano i controlli, gli ispettorati sono depotenziati? Si, vero.

Ma due sono i nodi che non si vogliono sciogliere, che non si affrontano a viso aperto e che invece costituiscono il nocciolo della questione: contratti precari, catene di appalti e lavoro in somministrazione, strumenti di un mercato moderno e dinamico si dice, strumenti del capitale.

In un mondo del lavoro precarizzato e parcellizzato, non c’è forza contrattuale, non c’è ribellione, non c’è opposizione, non c’è controllo, non c’è rispetto, non c’è conoscienza dei processi, non c’è solidarietà, manca totalmente la possibilità anche e solo astratta dei lavoratori di farsi classe.

Non c’è quel conflitto che serve a progredire.

Possiamo batterci per l’intrdoduzione dell’omicidio sul lavoro (io sono scettica), possiamo aggiungere oneri, costi, procedure, controlli e nonostante tutto questo, se non tocchiamo i contratti a termine, gli appalti, le somministrazioni e i contratti a chiamata, avremo solo aggiunto carta a coprire i morti e i feriti che continuano a indignarci, tutti i giorni, sempre che la cosa ci indigni per davvero.

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Silvia Ventura

Triestina di nascita e fiorentina di adozione, ha conseguito la laurea specialistica in Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Firenze nel 2007. Dopo aver conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense nel 2011, dal gennaio 2012 è iscritto all’Ordine degli Avvocati di Firenze. Dopo aver frequentato la Scuola di Alta Formazione in diritto del lavoro di AGI – Associazione Giuslavoristi Italiani ed aver superato il relativo esame finale, dal 2015 è socia AGI iscritta alla sezione regionale toscana. Esercita continuativamente l’attività professionale, principalmente nel settore del diritto del lavoro.

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