Dopo una settimana di accampata in piazza San Marco lə studentə fiorentini hanno ottenuto una prima vittoria con l’approvazione da parte del Senato Accademico di una mozione che chiede il cessate il fuoco e l’immediata interruzione delle operazioni militari nei territori palestinesi. Le richieste degli studentə e la loro acampada partecipatissima, ricca di confronti e discussioni sono state fondamentali per ottenere questo risultato.
Non solo, il secondo punto richiesto, ovvero lo stop agli accordi e collaborazioni con le Università israeliane e con le aziende, come Leonardo, produttrici di armi o che, più in generale, fanno ricerca e sviluppano tecnologie a fini bellici, è diventato una raccomandazione vincolante. Per questo verrà costituita una Commissione etica per valutare caso per caso gli accordi e deciderne l’eventuale sospensione o cancellazione. Fondamentale quindi che la componente studentesca sia parte di questa commissione.
Mentre un presidio e un corteo hanno accompagnato e seguito il successo in Senato accademico, l’accampata prosegue.
In mezzo ai cantieri, agli NCC, alle orde di turisti, un’oasi di verità e di confronto. Da quella piazza sta passando la città vera, che qui vive, studia e lavora. Un’occasione di vita e di politica nuova, una proiezione nel futuro che Firenze non dovrebbe farsi scappare.
Questo il testo della mozione approvata dal Senato accademico dell’Università di Firenze:
PER LA TUTELA DELLA PACE IN PALESTINA
– Visto l’art 11 della Costituzione per cui «l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»;
– visto l’Art. 1 comma 3 del proprio Statuto che afferma l’impegno dell’Università di Firenze rispetto «l’affermazione della dignità di tutti gli uomini e alla giusta e pacifica convivenza tra i popoli»;
– Richiamata la mozione del 19 dicembre 2023 e l’accoglimento della “Lettera aperta rispetto alla crisi internazionale” del 22 aprile 2024 da parte del Senato Accademico;
– Constatando con sgomento gli ulteriori drammatici sviluppi che si stanno consumando nella zona di Rafah;
il Senato Accademico, riconosce la necessità dell’Università di dare seguito ai valori costituzionali e statutari, rendendosi attivo e concreto agente di pace e lavorando all’interno delle proprie sedi decisionali in tale direzione.
Conseguentemente, rispetto all’attuale contesto internazionale, l’Università degli studi di Firenze, per tramite del suo organo di indirizzo:
– Manifesta il proprio dolore per i numerosi conflitti in atto in diverse parti del mondo e le enormi sofferenze che producono nelle popolazioni civili coinvolte;
– Si unisce a tutte le voci che chiedono l’immediato cessate il fuoco nei territori palestinesi, l’interruzione di ogni operazione militare in atto e il contemporaneo rilascio degli ostaggi;
– Condanna con forza il bombardamento e la distruzione delle Università palestinesi, così come degli Ospedali e delle altre strutture a uso civile e religioso, sottolineando i rischi per l’incolumità a cui la comunità accademica palestinese e tutta la popolazione sono quotidianamente esposti.”
Redazione
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