La cucina è politica – La memoria del gusto

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Vorrei cominciare stavolta con una dedica, come buon auspicio di viaggio. Mi piacerebbe comunicare la voglia di allargare questo spazio culinario, per lanciare un progetto che possa avere molteplici conseguenze. Così ringrazio prematuramente:

tutti quelli che si cimenteranno, per poco o molto tempo, da ogni parte di mondo siano; chi si sentirà per questioni di“affinità culinarie” più intrigato e connesso, fino ai più “diffidenti”. Tutti comunque presenti alla nostra tavola.

Non è assolutamente una carrellata di depositari del gusto. Ma nasce dalla volontà e piacevolezza di costruire una memoria viva e in continua evoluzione. E siccome la cucina è politica, le storie/ricette possono diventare percorsi umani.

Per fare un esempio: “Ricette buonissime” era scritto sulla copertina di un quaderno che un amico di Beatrice (amica storica) teneva sul frigorifero. Era scritto dal padre e conteneva, secondo me e Bea, cose che non si possono non cucinare e, negli anni, è diventato un nostro modo di dire quando ci troviamo di fronte a piatti “particolari”.

Avete anche voi, perché vostro, o ereditato, o di famiglia, un quaderno di ricette? Avete la ricetta di un piatto tipico della vostra storia, casa, famiglia? La ricetta di una zia, della nonna, di vostra madre, dell’amico più discusso? Fatecela avere insieme ad alcune informazioni sulla sua origine, quali luogo, data (nel senso di periodo, ad esempio attuale, anni 70 etc.). Anche altre informazioni, tipo piatto della domenica o delle feste.

Non avete la ricetta? Potete anche soltanto descriverci, anche grossolanamente, il piatto e gli ingredienti principali. Sono tutte informazioni preziose. Mi piacerebbe provare anche a ricostruire la ricetta completa a partire dalle indicazioni, seppur incomplete, che voi avete recuperato. E anche conoscere riferimenti e storie legate a quel che più identifica un vostro cibo con una “situazione”. Anche le più strampalate, ironiche e accattivanti.

Ben vengano Molestie Culinarie. Questo tesoro sepolto va pubblicato: una operazione di archeologia del sapere che è memoria del gusto e patrimonio culturale.

Potete inviare il vostro materiale a memoriadelgusto58@gmail.com Con calma e pazienza, provvederò a lavorarci.

*Barbara Zattoni

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Barbara Zattoni

"Cheffa" del Ristorante Pane e Vino, autrice di libri di cucina e altro (La cucina del riuso - Il libro dei dolci) e modista. Ha collaborato con perUnaltracittà al ciclo d'incontri "Europa tossica". Attualmente insegnante di cucina a Cordon Blue e chef a domicilio. Il suo sito internet

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